Tag: Cucine

Nel blog del Viaggiatore Critico si parla molto delle cucine dei diversi paesi visitati, ricordando che il mangiare ed il bere diversamente che a casa proprio è uno dei gandi piaceri del viaggiare. Si parla della tremenda cucina brasiliana, della emozionante cucina libanese, di quella, raffinatissima, vietnamita o di quella nefasta del Quebec. Ci si sofferma sulla cucina spagnola nei suoi piatti più conosciuti: las tapas ed il prosciutto o per la bella abitudine di mangiare al mercato i prodotti appena comprati. Non si può non parlare della torrida cucina indiana, o della fasulla cucina di Firenze ad usum turistorum.

Ci si intrattiene anche su cucine poco note come l’estone, la bulgara, deliziosa, la sovrabbondante ungherese (c0n i suoi buoni vini), la strana finlandese.  Oppure la gradevolissima cucina georgiana e quella modestissima marocchina. E quella familiare in Ucraina.

Si parlano delle delizie che si trovano nel Delta del Po, nei Balcani, nel mercato di Tunisi. O nel mercato di Sao Paulo.

Si discute di ristoranti portoghesi e del piatto tipico di Porto. Ma anche in quello, molto curioso di Nappino a Santa Brigida.

Fra i piatti tradizionali si descrive il curanto cileno e l’asado argentino.

Per quanto riguarda le bevande si parla del vino di palma, della birra di Cantillon, della ciccia di yucca masticata dalle vecchie in Amazzonia, del vino di Capo Verde. Ma anche la ayahuasca e l’iboga, allucinageni tradizionali.

Si danno molto spiegazioni anche sull’olio di palma. E ci si spinge a parlare di cibi sconosiuti come le ghiande.

Cadice

Anni fa il vostro Viaggiatore Critico decise di andare a vivere a Cadice. Questa decisione fu presa per tre motivi: quello immediato fu l’ennesima lite familiare; quello di base fu l’esserci passato per caso anni prima ed esserne rimasto folgorato; quello aggiuntivo fu l’aver letto la notizia che il centro di Cadice ha il maggior numero di bar per abitante di tutta la Spagna. Ed il bar, in Spagna, è il centro del mondo, con le sue tapas.

Quindi andò a Cadice, affitto un appartamentino, comprò una bicicletta da Decatlon e visse per 100 giorni esatti in quella città. 100 perché poi si ruppe le palle e se ne andò a Montreal.

Furono 100 giorni intensi, vide e scoprì mille cose. Poté vivere faccende che aveva solo sentito dire da lontano; scoprì aspetti molto interessanti, capì una quantità di cose. Ma poi alla fine, se ne venne … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 24, 2020 0

L’olio di palma

Ogni turista che si sia aggirato nei paesi tropicali sarà passato accanto o avrà attraversato, una piantagione di palma da olio. Proprio quella che produce il famigerato olio di palma, scacciato dai nostri cibi da qualche anno; in seguito ad una campagna irrefrenabile contro quest’olio.

Dal momento che è bene capire quel che si vede durante il viaggio (se no tanto vale restare sul divano) proviamo un po’ ad esaminare queste palme che l’ignaro viaggiatore avrà trovato bellissime ed avrà fotografato volentieri, probabilmente senza rendersi conto che stava ammirando il diavolo in persona (ironico).

Non perdiamoci nella suspense e riveliamo subito perché è nata quella campagna. Rivelazione sconcertante. E’ stata concepita, organizzata, finanziata e condotta dall’associazione americana dei produttori dell’olio di colza. Al semplice scopo di distruggere il loro principale concorrente: l’olio di palma, appunto. Trappolone nel quale i benpensanti europei sono caduti diventando, ignari, gli utili idioti al servizio … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Ottobre 22, 2019 0

Ecuador, subito.

C’e’ un paese di cui nessuno parla mai e che nessuno visita, o quasi. E’ in mezzo a due paesi molto conosciuti e relativamente frequentati. Ma quello di cui parliamo, il cittadino italiano medio non sa nemmeno dov’e’. Eppure è probabilmente il paese che al mondo meriterebbe maggiormente di essere visitato.

Si tratta dell’Ecuador. E, giusto per l’italiano medio, sta proprio in mezzo fra Colombia e Perù.

Non ha le spiagge caraibiche come la Colombia o le rovine di Machu Picchu come in Perù; ma è un paese con un incredibile concentrato di paesaggi naturali e città storiche. E’ proprio questa la caratteristica principale dell’Ecuador, rispetto ai vicini paesi sudamericani: le piccole dimensioni e l’estrema varietà ambientale. In poche ore, nella stessa giornata, si può passare dalla foresta amazzonica, alla neve dei vulcani andini, alle spiagge del Pacifico. E’ una specie di riassunto tascabile del Sudamerica; il Bignami del … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Settembre 23, 2019 3

Cantillon, la birra!

Il Belgio è uno di quei posti dove si finisce sempre per andare; perché è vicino, perché se ne sente sempre parlare alla televisione per via dell’Europa, perché ci sono moltissimi voli low cost da tutte le città italiane. Ma una volta che ci siamo non si sa mai, esattamente, cosa fare.

Invece una bellissima cosa da fare, c’e’.

E non si tratta della Grande Place di Bruxelles o del penoso bambino che fa la pipì. E nemmeno di Gand o di Bruges, che son anche luoghi belli, ma talmente pieni di turisti e di tutto ciò che va con loro (ristoranti fasulli, negozi fasulli, affollamento vero, assenza di vita vera) che alla fine se ne vien via stanchi ed un po’ delusi.

No! Il posto che va visitato è una fabbrica a poche centinaia di metri dalla Gare du Nord, la più grande della città, dove si … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Agosto 16, 2019 0

Grazie, ghiande!

Questo è un viaggio nel tempo e nello spazio riguardante l’alimentazione dell’umanità.

Se io scrivo queste parole ed i miei quattro lettori le leggeranno è grazie alle ghiande. Umile frutticino da tutti conosciuto ma da nessuno consumato, se non da cinghiali e scoiattoli, ha accompagnato l’umanità nella sua penosa storia attraverso secoli e continenti risolvendo mille situazioni precarie. Se non fosse stato per loro, la fame avrebbe vinto e l’umanità si sarebbe estinta.

Ora sono dimenticate se non disprezzate, almeno come cibo, ed invece dovremmo loro infinita riconoscenza. E vicinanza a quei nostri antenati che, decine di generazioni dopo decine di generazioni, vi fecero ricorso.

In omaggio alle ghiande ed in memoria di quei valorosi che le mangiarono è giunto il momento di riscoprirle e di tornare a cibarsene con soddisfazione e consapevolezza.

E’ quel che propone questo libretto che è appena uscito per i tipi del buon editore di … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Luglio 8, 2019 0

Il meraviglioso mercato di Tunisi

Son capitato al mercato alimentare di Tunisi e mi è piaciuto talmente tanto che ci son tornato quasi tutti i giorni che ho passato in città. Anche ora, all’idea di quel mercato, mi viene il sorriso sulle labbra. Che bellezza!

Sta a poche decine di metri dalla principale Avenue Bourguiba, vicino alla Medina ed accanto alla piazza della Porta di Francia, anche se non si capisce che c’entrino i francesi qua, sempre invadenti. E’ quindi centralissimo, in un quartiere abbastanza convulso. L’edificio da fuori è del tutto anonimo, ad un solo piano. Ma all’interno si scoprono scorci anche gradevoli, bei soffiti, piacevoli sistemi di copertura leggera nella parte degli ortaggi. Pur essendo affollato non ho mai avuto l’impressione della calca, dell’estrema ristrettezza degli spazi, del soffocamento da ingorgo.

Vi si trovano tutti i tipi di cibo.

E’ un mercato come tanti altri, ma ha un insieme di caratteristiche che … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 29, 2019 0

Molluschi comprati e mangiati al mercato di Pontevedra

Il Viaggiatore critico è molto felice di far sapere ai suoi pochi lettori della eccellente abitudine che ha trovato al mercato di Pontevedra, in Galizia, all’estremità nord-occidentale della Spagna. Coste aspre protese verso il freddo e burrascoso Atlantico. Terre di gente forte, poco comunicativa, molto di destra, non particolarmente conosciuta per la profondità del loro pensiero. Ma questa volta l’hanno indovinata in pieno.

Grandi pescatori, i Galiziani ed in pieno Oceano; infinite storie di lotta con il mare, spesso finita in tragedie. Un tratto del litorale galiziano è conosciuto con il nome di “Costa della morte”. Ma mare pescosissimo e ricco di eccellenti pesci, molluschi, gasteropodi, crostacei. In grande quantità e varietà e di eccellente qualità. Il piatto re della gastronomia locale è il famoso “polpo alla gallega”.

Non stupisce, quindi, che nelle città si trovino dei mercati del pesce affascinanti, ricchi, invitanti, animati. Molti venditori ed acquirenti esperti. Mercati Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 4, 2019 0

La temibile francesinha

Se in fatto di cibo venisse usata la parola kitsch, questo piatto se la meriterebbe a pieno titolo. Si tratta della francesinha, piatto tipico di Porto; è una delle manifestazioni nelle quali la cucina portoghese da il peggio di se stessa. Pare un incubo gastronomico; a vederla in foto si ha paura. Seconda solo alla poutine quebecoise, per orrore.

Si prepara in una terrina bassa da forno che poi va al tavolo. Vi sono molte versioni; la più classica prevede due fette di pane da toast. La prima viene accomodata sul fondo della terrina; sopra vi si mette una braciolina all’olio. Tale braciolina è uno dei capisaldi della dieta portoghese e si chiama prego, che vuol dire chiodo. Esiste in due versioni: prego no prato se è servita in un piatto; prego no pao se si mangia in un panino. Sempre braciolina all’olio, è.

Torniamo alla francesinhaContinua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 26, 2018 0

Il decalogo del Viaggiatore Critico

  1. Il viaggio non si programma con largo anticipo. Si va dove ti porta il cuore, se possibile si parte all’improvviso, senza avvisare nessuno. Non si stabiliscono tappe, percorsi, luoghi da visitare. Non si prenotano alberghi, salvo quello della prima notte, per riposarsi dopo il primo spostamento. Durante il viaggio si leggiucchia distrattamente la guida turistica e si decide dove andare. Si improvvisa secondo lo stato d’animo. Si spera di fare la scelta giusta, ma tutte saranno giuste, se fatte con il cuore. Soprattutto non ci si impongono mete da raggiungere. I compiti li abbiamo lasciati in ufficio, in fabbrica, a casa.
  2. Non si effettuano viaggi organizzati, se non in caso di estrema necessità (Corea del Nord, scalata dell’Everest, viaggio al Polo Nord). Si va in coppia, in famiglia, con pochi amici: affrontando le difficoltà con animo calmo e senso di responsabilità personale.  Non abbiamo bisogno di una
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Di ilviaggiatorecritico Novembre 20, 2018 4

Il vino di palma

Girando il mondo si trovano cibi e bevande inimmaginabili e, a volte, deliziose, anche se non sempre. Una di queste è il vino di palma.

Immaginatevi in viaggio: siete su un grosso 4×4, di quelli veri, non da fighetti. Land Rover, Toyota, addirittura Mercedes con il blocco del differenziale, se siete particolarmente ricchi, Suzuki se siete un po’ pezzenti (ma non disperate, è il più agile). Sono ore che guidate o state accanto a quello che guida. La strada è ovviamente sterrata, fatta di polvere rossa sottilissima che entra ovunque. Da ore siete sballottolati sul miliardo di buche che non siete riusciti ad evitare. Scossi e con i muscoli stanchi dal cercare di bilanciare le scosse. Fa un caldo abominevole e può pure essere che l’aria condizionata non funzioni oppure che l’avete spenta per risparmiare sul carburante. E se funziona siete incordati per il vento gelido che esce … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 1, 2018 0