Categoria: Viaggio nella Mauritania degli schiavi

Un viaggio nella Mauritania degli schiavi è una esperienza terribile. Mi è successo ormai molti anni fa, ma il ricordo, quando affiora, mi fa stare ancora male.

Schiavi, persone che non hanno nemmeno se stesse, che vivono e lavorano a beneficio dei loro padroni. In cambio di niente, solo di un vago impegno a non lasciarli morire di fame.

Giovani mogli chiamate con cenno ai voleri del vecchio padrone sdentato; bambini portati nel deserto a far da pastori ai cammelli. Schiavi lasciati a morir di fame fra le montagne in modo da attirare l’aiuto degli americani che mandano il loro mais. Ma che va poi a nutrire i cammelli dei padroni e non gli schiavi utilizzati come esche umane.

Questa è la Mauritania, ancora oggi, nonostante che a volte ci siano parvenze di aperture politiche. Ma la struttura della società e la classe schiavista al potere non cambia.

E poi ci sono i tour operator europei, anche italiani che portano i turisti a vedere il deserto, le vecchie moschee, le biblioteche antiche e tarmate. E che difendono la situazione sociale del paese minimizzando od addirittura negando i crimini gli schiavisti con un tremendo cinismo.

I cammellieri che vi faranno vedere sono probabilmente schiavi. Lo sappia il turista ignaro e beota. Un viaggio nella Mauritania degli schiavi è un crimine. E’ come andare a vedere i campi di concentramento con gli ebrei dentro. Non lo fate, non credete a quel che vi dicono. Andate a vedere le fruste nelle scuole coraniche.

Il turista e il Ramadan

Immaginate una nazione  intera, dai ragazzi ai vecchi, nessunissimo escluso. Tutti seduti al tavolo, allo stesso momento, con gli occhi fissi alla televisione che emette su tutti i canali lo stesso programma religioso. Davanti ad ognuno di loro c’è un piattino con tre datteri, una ciotola con una zuppa, un bicchiere con acqua, latte, succo di frutta.

Stanno lì seduti, immobili, con lo sguardo stralunato, le labbra tese, l’aspetto abbattuto. Aspettano per lunghi minuti, i più sconsiderati sono lì da mezz’ora, accarezzando di sottecchi i datteri.

Poi il prete dice qualcosa e, nello stesso istante, milioni di persone bevono un sorso di liquido e mettono in bocca il primo dattero. Milioni di datteri ingurgitati all’unisono. La sinfonia del dattero deglutito.

Siamo nel mese di Ramadan. I musulmani digiunano dal levarsi del sole al suo tramonto e questi precisi istanti sono comunicati dall’Iman, non sono affidati al poco certo criterio di … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Maggio 27, 2019 0

Gli ultimi schiavi

Mentte voi state leggendo queste righe, vi sono uomini e donne che, nel mondo, non dispongono nemmeno di loro stessi. E non perche’ siano prigionieri, detenuti, sequestrati, rapiti; più o meno ingiustamente.

No, non dispongono di loro stessi perchè sono degli schiavi. Esattamente così: schiavi. Vivono in un sistema dove la schiavitù è una norma e loro sono nati dalla parte sbagliata. Come a Roma antica. Solo che succede oggi, in questo momento.

Succede in Mauritania, luogo poco turistico ed oggi anche assai pericoloso per via dei Salafiti che sono degli islamici integralisti con tendenza al rapimento dell’infedele. Luogo che offre poco, salvo lunghi viaggi o trekking nel deserto o la visita alla mirabile Chinguetti e alle sue biblioteche antiche e prestigiose.

Ma la Mauritania sta sulla strada che dalla Spagna porta a sud. Quindi chi volesse andare in Senegal in macchina ci deve passare. Prendendosi i rischi connessi e … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Maggio 11, 2016 0