Finlandia d’inverno
Un viaggio invernale in Finlandia, di molti anni fa, mi produce ancora ondate di ricordi molto intensi. Uno dei viaggi più emozionanti di sempre. E’ un’esperienza che va fatta, ma in autonomia, non con quei tristi giri organizzati che finiscono per portarti sulle moto slitte trasformando il profondo mondo nordico in una squallida giostra. Fu un viaggio molto difficile; avemmo forti momenti di preoccupazione e spendemmo una fortuna. Ma ne valse la pena; i ricordi che ancora conservo ne sono la prova.
Questo blog è esente dalle noiose e stucchevoli descrizioni dei viaggi. Ma questo articolo fa eccezione, perché il senso di estraniamento provato va descritto passo passo, per cercare di renderlo al lettore.
Arrivammo ad Helsinki per Natale e decidemmo di partire per il nord il giorno successivo, con il treno, partendo la sera. Arrivammo la mattina dopo a Rovaniemi, già dopo le nove. Ma il buio era … Continua a leggere...
Le scritture degli analfabeti: Povoa de Varzim e Lapponia
Viaggiare con calma ed attenzione porta a delle scoperte emozionanti. Come questa che lega pescatori portoghesi e allevatori lapponi di renne. Analfabeti e scrittori.
Il primo luogo da visitare è Povoa de Varzim, a una trentina di chilometri a nord di Porto, in Portogallo. Ci si arriva facilmente con i frequenti trenini suburbani/metropolitana di Porto. E’ anche una buona alternativa per chi non volesse abitare nella cara e confusa Porto.
Povoa de Varzim è ora diventata un’anonima cittadina balneare, ma, in passato, fu un importante centro di pesca sia per la famosa sardina portoghese, che per gli altri pesci. Erano centinaia le famiglie di pescatori che si dividevano la spiaggia, dove tiravano in secco le barche ed il lungomare, dove asciugavano, riparavano, conservavano le reti e gli innumerevoli attrezzi del loro difficile mestiere. Siamo sul temibile Atlantico che uccide più della guerra.
Gli attrezzi erano ovviamente tutti uguali … Continua a leggere...
Mercati mondiali
Il Viaggiatore Critico ha notato, come avranno fatto in molti, la profonda modificazione che hanno avuto certi mercati alimentari delle grande città. Quegli edifici, spesso di architettura elegante e leggera, fatti di ferro, ai tempi della Torre Eiffel; oppure di nervature di cemento, se più recenti. Posti sempre nelle zone centrali delle città dove il popolo andava a rifornirsi di verdura, frutte, grani e, quando possibile, carne e pesce. Luoghi in antico pieni di confusione, spesso di sporcizia, di gente di bassa lega. Sembrava veramente di essere al mercato. Io li visito spesso, mi piacciono e mi piace vedere la verdura esposta: da un sacco di informazioni sulla città.
Poi sono arrivati gli urbanisti, gli architetti, gli assessori, gli imprenditori. In poche parola: la turistificazione. Probabilmente il primo caso è stato Les Halles di Parigi, poi hanno seguito tutti gli altri. Cosa sono diventati?
In quasi tutti i casi … Continua a leggere...
Originalissima crociera di Capodanno a Capo Nord
Il Viaggiatore critico si sente di consigliarvi una crocerina che lui stesso ha fatto qualche anno fa, durante un viaggio invernale in Finlandia. Dopo essere arrivato con vari bus e nella più totale oscurità che durava 22 ore al giorno a Vadso, nel nord della Norvegia, aveva avuto l’idea di prendere il famoso postale dei fiordi norvegesi che si fa tutta la costa. A Vadso esiste ancora il traliccio da cui partì il dirigibile di Nobile. Le partenze del postale pare che siano grossomodo giornaliere. Di primissima mattina (tanto era comunque buio) prese il postale che quel giorno era il delizioso e vecchio Lofoten che lo portò in due giorni a Hammerfest passando a pochissima distanza da Capo Nord. Tutto molto romantico e la fortuna volle che le temperature fossero di pochi gradi sottozero. Il culmine del viaggio fu la cena dell’ultimo dell’anno. La nave si ormeggiò per qualche … Continua a leggere...
Il meglio della mia Finlandia.
Noleggiare una piccola barca con un motore da 10 cavalli a Oravi (carucci, ma completi e professionali) e girare nell’intrico di acqua, terra ed alberi fermandosi ad accendere un fuoco ed arrostirsi quel che si vuole (ma solo fuori dal Parco, dentro è proibito). Ancor meglio noleggiare una canoa, la tenda e quanto ci voglia e passare alcuni giorni fra le isole, remando e camminando. Acqua fredda e zanzare fameliche ma tontolone. Andare a sera all’Eco-ostello del parco per fare una sauna e visitare l’interessantissima azienda agricola del parco di Linnansaari, gestita come 100 anni fa.
Viaggiare in macchina, o in bus per quelle infinite strade deserte, costeggiate da fiori o da neve, nella perenne luce o nel perenne buio, in quella che sembra una sola infinita foresta, chiazzata da acqua o da modeste radure; talvolta dei campi o dei pascoli rasati. Scarso il traffico, ordinatissimo e … Continua a leggere...
La gastronomia finlandese.
Purtroppo non sembra che la pur deliziosa Finlandia abbia saputo partorire una cucina veramente degna di nota. Nel consigliabilissimo viaggio in quel paese non sarà certo la gastronomia l’aspetto che più ricorderemo. Tradizionalmente la cucina finlandese doveva essere quasi esclusivamente contadina, con molta presenza di cacciagione e di pesca; gli ortaggi freschi erano presenti solo per brevi periodi durante l’anno. Carne e pesce dovevano essere conservati molto a lungo e venivano, quindi, attentamente affumicati. Ed è proprio l’aroma di affumicatura quello che abbonda in questa cucina, fino ad oggi. Le infinite foreste fornivano e forniscono grandi quantità di svariati frutti di bosco che sono quindi entrati in molti secondi, anche come marmellate, come fanno i tedeschi quando le aggiungono alla carne al forno. I cereali coltivabili sono quelli più resistenti al freddo come la segale e quindi i pani sono neri, pesanti, poco lievitati, integrali e che si conservano molto … Continua a leggere...
La vera sauna finlandese.
La sauna finlandese non ha niente a che vedere con quelle che vediamo da noi, nelle spa nostrane che sono quasi sempre luoghi falsamente ricercati, ondeggianti fra smanie salutistiche e luogo da rimorchio. Dove impera una fasullissima ricercatezza di atmosferiche esotiche.
Le saune in Finlandia sono vere, concrete, ruspanti; i finlandesi ci vanno anche tutti i giorni per riscaldarsi a fine giornata e per lavarsi prima di cena. Sono ambienti semplici e pratici, senza nessuna ricercatezza. Ci sono saune private, della famiglia; oppure sono di pubblico accesso come quelle degli alberghi, dei campeggi, dei circoli sportivi. Ci sono infine le saune pubbliche dove tutti possono accedere pagando un biglietto d’ingresso.
Le saune pubbliche sono spesso miste e quindi ci si va in costume e senza pensieri reconditi. Che io sappia non esistono saune di accesso pubblico in cui i generi si mescolino nudi. Quelle degli alberghi o sono miste e … Continua a leggere...
Emozionante Finlandia.
Il Viaggiatore Critico è stato due volte in Finlandia; una per il solstizio d’inverno, intorno al 21 dicembre ed una per il solstizio d’estate, intorno al 21 giugno. In entrambi i casi la sua meraviglia è stata grande. Un paio di ore di penombra intorno a mezzanotte in entrambi i casi: il resto del tempo o tutto buio o tutta luce e sole. L’effetto è straordinario, completamente stupefacente; il corpo non si adatta, si dorme male, si è sconvolti. Una esperienza fortissima e molto, molto consigliabile. Naturalmente quanto più a nord, meglio, ma anche nel mezzo della Finlandia l’effetto è molto forte.
A ciò si aggiunga che la Finlandia è un paese delizioso. I Finlandesi sono persone gradevolissime e molto gentili, riservate, anglofone, disponibili ed accattivanti. Certo non sono molto espansivi, ma non hanno la boria e la prosopopea degli svedesi ed ancor più dei norvegesi. La Finlandia … Continua a leggere...