Atmosfere da Blade Runner a Luanda
Decadenze di imperi coloniali e difficile sopravvivenza nella metropoli di Luanda. Due film diversissimi che si incontrano su un lungomare africano. Atmosfere difficili da credere e stupefacenti da vivere. Tutto ciò in questo post.
Nella prima scena africana del film “Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa” Alberto Sordi esce dall’albergo vestito come Livingstone nella savana e si ritrova, invece, nel mezzo di una moderna e piena di traffico città. Siamo sul lungomare di Luanda, corre l’anno 1968 e l’Angola fa ancora parte dell’impero coloniale portoghese che crollerà solo nel 1975.
Alle spalle di Sordi, nel film, si scorgono una serie di modernissimi palazzi pulsanti di attività economiche e commerciali. Pare di essere a Milano.
In uno di quei palazzi, ben visibile alle spalle di Sordi, mi son ritrovato a vivere. Era il palazzo comunemente conosciuto come “edificio Nocal” dal nome della birra che aveva … Continua a leggere...
La storia dei cani pescatori dell’Isola delle tigri, Angola
Questa è una delle storie più strane che abbia mai sentito. Si svolge all’estremità meridionale dell’Angola, ad una sessantina di chilometri dal confine con la Namibia. E’ una zona assolutamente desertica, con le dune che arrivano fino sul mare. E’ praticamente una spiaggia profonda decine di chilometri. A Rimini ci metterebbero infinite file di ombrelloni.
In quel punto scorre la famosa corrente di Benguela che viene dal sud e richiama acque profonde; fredde e ricchissime di plancton. Ciò fa sì che lungo la costa faccia molto più freddo di quanto ci potremmo aspettare e che vi sia spesso la nebbia, anche se ci troviamo in pieno deserto. Il plancton nutre una ricchissima comunità animale composta da infiniti pesci, molti uccelli ed anche foche che vengono a riposarsi sulla spiaggia.
La corrente di Benguela è venuta costruendo delle lingue di sabbia che nascono nella costa e che si prolungano per chilometri … Continua a leggere...
Vedere un viaggio
Nei ricordi i viaggi si mescolano, si sovrappongono, si intersecano e si confondono. Non ci si rammenta più bene dove era cosa, con chi e quando. Gli episodi si diluiscono in contesti brumosi. Viaggio dopo viaggio la mente smette di catalogare per data e per luogo; di disporre il tutto sulla linea temporale e sulla carta geografica. Si lascia trasportare nello zabaione dei frammenti di ricordi. Rammento una bellissima città che cerco da anni senza riuscire a ritrovare. So solo che sta in Spagna. Ho in mente delle struggenti immagini di un ponte romano che non so più se sta in Umbria o in Provenza. Dopo anni passati a domandarmi dove fosse, ci sono ricapitato, per caso. Ero felicissimo, ma purtroppo me lo sono dimenticato di nuovo. Sogno luoghi che finiscono nel cassetto delle immagini dei viaggi, aggiungendo confusione a confusione. Ci sono angoli della mia città che non so … Continua a leggere...