Il necroturismo
Il necroturismo è una bellissima cosa ed il Viaggiatore Critico lo pratica con grande passione e costanza. Del resto i vivi sono a volte infastiditi dai turisti e poco propensi a lasciarsi osservare, mentre i morti si lasciano avvicinare tranquillamente e non chiedono nemmeno la mancia.
Vanno distinte due grandi categorie di necroturismo: il paleonecroturismo ed il neonecroturismo. Il primo, più banalmente, si occupa delle tombe degli antichi e si confonde con l’archeologia, la storia dell’arte, la museologia. Visitare antiche necropoli, ammirare le piramidi d’Egitto, studiare le tombe monumentali delle chiese barocche sono attività ovvie ed alla portata di ogni turista. Il neonecroturismo consiste invece nel visitare e frequentare i cimiteri moderni, ancora in funzione.
I cimiteri sono dei luoghi del tutto particolari, nel tessuto urbano delle moderne città. Sono una sorta di “luogo fuori dallo spazio” normale. Resistono all’omologazione selvaggia del sistema di vita globalizzato. Sono spazi chiusi, separati … Continua a leggere...
Il bel castello di Kuressaare.
Un bellissimo castello medievale, proprio come deve essere. E’ quello che ho visto a Kurassaare che è il capoluogo dell’isola di Saaremaa ed è anche la cosa che più mi è piaciuta dell’Estonia. Si iniziò a costruirlo negli anni in cui Dante moriva. E’ bello quadrato, tozzo, alto, massiccio. Fa paura a vederlo, figuriamoci a doverlo espugnare. All’esterno era protetto da due circuiti concentrici di mura, ora spariti. Poi nel 1600, con l’avvento delle armi da fuoco venne costruita una spessa muraglia tutto intorno accompagnata da un fossato con il suo bravo ponte levatoio. Ora nel fossato ci si pesca. Il castello è sul mare. Quel Baltico che vede a poca distanza Svezia, Finlandia e Repubbliche Baltiche in una sorta di Mediterraneo freddo.
E’ opera degli immancabili cavalieri tedeschi che, con la scusa di evangelizzarla, occuparono l’Estonia. Queste erano le abitudini, dure a morire, di quel popolo teutonico. … Continua a leggere...
Vale la pena visitare l’Estonia?
Alcune considerazioni:
- L’unica vera attrazione del Paese è la città vecchia di Tallinn che è un vero gioiello. Purtroppo è iperturisticizzata, piena di ristorantacci e di negoziucci di souvenir. Finisce per essere stucchevole e fastidiosa. E’ una città molto estesa, a volte fra un quartiere e l’altro ci sono delle foreste attraversate dai sentieri che portano al supermercato. O al cimitero….
- Il paesaggio in generale è molto rurale e bucolico. E’ un paese piatto fatto da campi e da foreste fittamente intervallate. Con paesini dalle chiese con il campanile acuto. Le case sono sempre distanziate l’una dall’altra, anche nei paesi; non vi è un vero e proprio centro. Case molto belle, spesso di legno. Ma tutto abbastanza monotono, con poche eccezioni.
- Gli estoni – estoni sono di una riservatezza che sfiora l’autismo. Difficilissimo averci quei contatti empatici che fanno parte delle piacevolezze di un viaggio.
Non reagiscono a nessun
La cucina Estone
Alcune gioie, ma anche molti dolori nella cucina dell’Estonia.
Gioia assoluta con le zuppe, varie e buonissime. Ve n’è una di nome Seljanka che è di bontà commovente; sembra che sia una mezza parente del Borsch russo. Ma anche le altre zuppe si difendono molto bene. Sono di salmone, di polpette, di crema di barbabietole rosse.
L’aringa ha una grande importanza ed è sempre fonte di grande piacere. Te le ammanniscono in molte manienre diverse: fresca o conservata, fritta, arrosto o mescolata con mille salse diverse. Di gusto sempre molto più leggero di come la conosciamo noi. Non è quindi un piatto molto forte, ma diventa una pietanza delicata.
Buona la pasticceria, di risonanza tedesca, anche se un pò mappazzona. E qui finiscono le note positive.
Per il resto è una catastrofe. I ristoranti hanno pochissimi piatti e sempre gli stessi: filetti di bovino, di maiale, di pollo, di … Continua a leggere...
La case di Tallinn
Mi sto fissando sulle case di Tallinn. Sarà a causa del clima ostile che invoglia ad interessarsi delle case, dal momento che fuori si sta prorpio male; sarà che ho una passione per l’architettura delle case, molto di più di quella dei palazzi; sarà che non c’e’molto altro da vedere. Ad ogni modo mi sembra che le case a Tallinn siano importantissime e dicano molto sulla storia della città e del paese: l’Estonia.
Ecco un pò di foto commentate sulle case di Tallinn:
Tallinn, la complessa.
Mi son fatto il mio nido a Tallinn, un appartamento in centro. Casa di tipo sovietico, non rimodernata, abitato da una ragazza che me lo ha affittato. Vetusti e fatiscente, proprio come piace a me. Con in frigorifero un sacco di vasetti con resti di roba strana, fra il disseccato ed il muffito. Esco di casa e vago per la città e i dintorni. Fa freddo, per il 25 Aprile son venuti anche due fiocchi di neve. Ma giro, guardo, cerco di capire, mi diverto.
Strano posto questo paese, l’Estonia. Mai indipendente, salvo fra le due guerre mondiali ed ora, dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica. Anche differente dalle altre due repubbliche baltiche. Un gran miscuglio di cose, pare.
Tallinn è stata messa su dai mercanti tedeschi della Lega Anseatica; il centro storico è proprio una città tedesca. (L’Estonia ha spesso un sapore tedesco, anche altrove, al di … Continua a leggere...