Stupefacente storia mediterranea
Il Viaggiatore Critico va spesso nella località marittima di Tabarka, nel nord della Tunisia, proprio al confine con l’Algeria. Va in un gradevole alberghetto e si aggira per le montagne retrostanti, godendo la frescura estiva, mangiando un insospettabile cinghiale pur in ambiente mussulmano e cercando oggetti artigianali nei pregiati legni della zona.
Chiacchierando con questo e con quello, si è imbattuto nella seguente curiosissima storia poi verificata su prestigiose fonti storiche quali Wikipedia.
Già subito dopo l’anno 1000 Pisa era molto attiva nei traffici marittimi e nella loro difesa contro i pirati provenienti dal nord-Africa. In una delle incursioni contro i pirati riuscì a prender possesso di porzioni di terra nell’attuale Tunisia, fino a che il bey di Tunisi, nel lontanissimo 1087, per evitare un eccessivo contatto fra i suoi sudditi e gli infedeli (per di più pisani, vedasi quel che ne pensava Dante, mica tanto tempo dopo) … Continua a leggere...
Sono ricaduto nel vizio portoghese
Avevo detto di non farlo più ed invece ci sono ricascato. Avevo pensato che non ci sarei mai più andato, ma poi un acuto senso di nostalgia ed un desiderio malinconico mi hanno colto e son dovuto tornarci. D’inverno, sotto Natale ed a nord che è un po’ triste anche d’estate, con tutto quel mare e quel vento che non conoscono mai la calda luce del Mediterraneo, ma solo quella fredda e limpidissima dell’Atlantico, una sorta di sole al led.
Dopo mille post gonfi di piena e gaia passione, l’amore era finito ed un’ultima analisi piena di amarezza e ricca di cattiveria aveva, ne ero convinto, chiuso ogni mio rapporto con il Portogallo e con i suoi abitanti.
Ma, con il tempo, mi son detto che forse avevo esagerato, come succede non infrequentemente al Viaggiatore a volte troppo Critico; si era sentito forse anche un po’ in colpa e quindi … Continua a leggere...
Sulle tracce dell’assassina di Bari
Ci sono andato apposta. Ho preso un Ryanair a prezzo stracciato, 35 euro andata e ritorno e sono andato a Bari. Lo volevo fare da mesi e l’ho fatto. A far che? A cercare l’assassina, che altro?
L’avevo vista in televisione, a Masterchef, unica trasmissione che il Viaggiatore Critico vede su quel perfido mezzo di stordimento di massa. Avevo cominciato a praticarla a casa, in mille prove diverse, cariche di angoscia e di pathos, ottenendo anche dei delitti abbastanza soddisfacenti. Ma avevo bisogno di andare a conoscere l’originale, di constatarne de visu il modus operandi, di impregnarmi delle atmosfere dell’ambiente nelle quali il rito sacrificale è nato e si è perfezionato in una lunga catena di delitti seriali. Un vero e proprio killeraggio in serie.
In due giorni a Bari, ben alloggiato nel centro del teatro delle operazioni, ho incontrato per ben 4 volte l’assassina, potendone stilare un profilo … Continua a leggere...
I Balcani a Firenze: gli Ashkali
Per festeggiare il ritorno del Viaggiatore Critico, ecco una delle storie più intricate ed impensabili che abbia mai pubblicato. E, come d’abitudine, è tutto vero, nemmeno una virgola è stata aggiunta di fantasia.
La faccenda è terribilmente imbricata e va dipanata piano, piano, per livelli. Iniziamo dall’inizio, dal mio inizio.
Il chiosco-bar più minimo e malmesso di Firenze si trova dalle parti dell’Argingrosso (nome che già denota luogo privo di finezza e civiltà), a valle del ponte dell’Indiano, lato Scandicci, per intendersi. Vi si accede o per una stradina che parte da Via dell’Argingrosso e muore in un piazzale o da un passaggio pedonale che parte dalla pista ciclabile fangosa che percorre l’argine dell’Arno e sbocca nello stesso piazzaletto. Tutto ciò per dire che è assolutamente introvabile e che nessun fiorentino capiterà lì per caso. Tanto più che la zona è malfamatissima in quanto ospita un campo Rom (vedremo che … Continua a leggere...
Si ricomincia! E con l’AI
Il Viaggiatore Critico riprende il suo blog, dopo la lunghissima pausa dovuta al virus. Per un paio di anni parlare di viaggi suonava irreale, difficile, spesso impossibile; esattamente come effettuarli. Ora le cose sono rientrate nel disordine normale ed è possibile ricominciare a discutere di viaggi.
Per ben cominciare il Viaggiatore Critico, un po’ impelandronito dalla pausa, ha pensato di far ricorso alla nuova magia di questi ultimi mesi. A quella Intelligenza Artificiale chiamata ChatGPT che la OpenAI ha sguizagliato gratuita su tutti i computer. IA che rischia di mandare in malora tutti i blogger del mondo, scrivendo a loro posto gli articoli su tutti i temi immaginabili. Gratis ed immediatamente.
Il Viaggiatore ha quindi chiesto alla IA di sconsigliare la visita a tre luoghi turistici e di farlo con lo stile del Viaggiatore. Per metterla più semplice gli ho chiesto di pensare (!!) a una giovane coppia che vuole … Continua a leggere...
Uomini e donne a Tokyo
Marco Bi aggiunge un altro capitolo della sua esperienza di abitante di Tokyo: ” Uomini e donne a Tokyo “. I due precedenti articoli sono qui e qui.
I rapporti personali fra uomini e donne a Tokyo, come nelle nelle altre grandi città sono sovente caratterizzati da due elementi: gran quantità e una generale superficialità; in una metropoli di 30 e passa milioni di abitanti come Tokyo, questi aspetti sono ovviamente ben presenti.
Se si conosce la lingua, socializzare a Tokyo è relativamente facile: eventi, appuntamenti, mostre, locali notturni, amici di conoscenti, colleghi, sono tutte occasioni valide per venire in contatto con facce nuove, mentre le nuove tecnologie stanno ulteriormente oliando questo meccanismo.
Anche se la lingua giapponese fosse fuori dalla nostra portata, per la legge dei grandi numeri, di possibilità ce ne saranno sicuramente.
La facilità di conoscere persone crea una sorta di superficialità nei rapporti che si … Continua a leggere...
I pericoli del turista in Africa
I pericoli del turista in Africa. Per quanto i turisti si sentano al di fuori ed al disopra delle leggi, come avveniva ai pellegrini medievali, succede loro, a volte, di finire sotto l’attenzione degli sbirri.
E ciò può non essere piacevole, come ben ricorda il Viaggiatore Critico. Che ci è finito alcune volte, sotto quelle attenzioni.
E non si parla dei banali controlli stradali dove le cose si risolvono con modesti esborsi pecuniari, siano essi a titolo di pagamento di legittime multe o per corruzione del pubblico ufficiale che vi ha trovato a fare cose proibite. No, in questo articolo si parla di cose più gravi in cui il Viaggiatore Critico si è trovato dalla parte del delinquente e non del derubato, come successe a Lisbona.
La prima volta fu bruttina propria. Si trovava con un collega a Douala, in Cameroun. Fermandosi a far benzina, il pompista … Continua a leggere...
Regole giapponesi
Marco Bi continua ad affascinarci con le sue analisi della società giapponese. Oggi si parla di regole giapponesi. Qui il primo articolo.
Come già osservato, il Giappone, avendo goduto di un lungo periodo di isolamento con influenze limitate dall’esterno, è riuscito a mantenere una società omogenea, che è stata un potentissimo collante per garantire l’armonia sociale all’interno del paese.
Andiamo per ordine.
In Giappone, non esiste una religione pervasiva come quella cattolica in Italia, bensì esiste una religione “leggera” come lo scintoismo (che tra l’altro non ha dogmi), la quale non insegna ciò che sia sbagliato fare (perché se no si va all’inferno), ma ciò che sia meglio fare per raggiungere una pace spirituale, ed uno di questi insegnamenti è quello di offrirsi per aiutare il prossimo, mettendo quindi il bene comune come via per raggiungere indirettamente il proprio benessere, evitando il conflitto (in estrema sintesi: “se stiamo bene … Continua a leggere...
Vivere a Tokyo
Marco Bi, un lettore del blog, ci manda questo interessantissimo articolo sul vivere a Tokyo, lasciandoci con la voglia di saperne di più. (qui e qui)
Il Giappone si è aperto al mondo nella seconda metà del 1800 in concomitanza con la restaurazione Meiji: fino ad allora, il paese insulare era rimasto al riparo da quasi ogni influenza che provenisse dal di fuori dei patri confini. Ciò significa che culturalmente, l’arcipelago – che rimane tutt’ora ampiamente omogeneo nella composizione della società – ha potuto proteggere la sua cultura intatta fino a relativamente poco tempo fa, rimanendo in una sorta di “medioevo” prolungato.
Non sorprende quindi che, ancora nel 2020, il Giappone conservi tratti unici, antichi, quasi mitologici, che agli occhi di un occidentale sono senza dubbio misteriosi. Come paragone basti pensare che lo sviluppo della civiltà, scienze, economia, ecc. registrato in Europa dalla fine del medioevo ai giorni … Continua a leggere...
Cadice
Anni fa il vostro Viaggiatore Critico decise di andare a vivere a Cadice. Questa decisione fu presa per tre motivi: quello immediato fu l’ennesima lite familiare; quello di base fu l’esserci passato per caso anni prima ed esserne rimasto folgorato; quello aggiuntivo fu l’aver letto la notizia che il centro di Cadice ha il maggior numero di bar per abitante di tutta la Spagna. Ed il bar, in Spagna, è il centro del mondo, con le sue tapas.
Quindi andò a Cadice, affitto un appartamentino, comprò una bicicletta da Decatlon e visse per 100 giorni esatti in quella città. 100 perché poi si ruppe le palle e se ne andò a Montreal.
Furono 100 giorni intensi, vide e scoprì mille cose. Poté vivere faccende che aveva solo sentito dire da lontano; scoprì aspetti molto interessanti, capì una quantità di cose. Ma poi alla fine, se ne venne … Continua a leggere...