Uomini e donne a Tokyo

Marco Bi aggiunge un altro capitolo della sua esperienza di abitante di Tokyo: ” Uomini e donne a Tokyo “. I due precedenti articoli sono qui e qui.

I rapporti personali fra uomini e donne a Tokyo, come nelle nelle altre grandi città sono sovente caratterizzati da due elementi: gran quantità e una generale superficialità; in una metropoli di 30 e passa milioni di abitanti come Tokyo, questi aspetti sono ovviamente ben presenti.

Se si conosce la lingua, socializzare a Tokyo è relativamente facile: eventi, appuntamenti, mostre, locali notturni, amici di conoscenti, colleghi, sono tutte occasioni valide per venire in contatto con facce nuove, mentre le nuove tecnologie stanno ulteriormente oliando questo meccanismo.

Anche se la lingua giapponese fosse fuori dalla nostra portata, per la legge dei grandi numeri, di possibilità ce ne saranno sicuramente.

La facilità di conoscere persone crea una sorta di superficialità nei rapporti che si … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 30, 2020 0

I pericoli del turista in Africa

I pericoli del turista in Africa. Per quanto i turisti si sentano al di fuori ed al disopra delle leggi, come avveniva ai pellegrini medievali, succede loro, a volte, di finire sotto l’attenzione degli sbirri.

E ciò può non essere piacevole, come ben ricorda il Viaggiatore Critico. Che ci è finito alcune volte, sotto quelle attenzioni.

E non si parla dei banali controlli stradali dove le cose si risolvono con modesti esborsi pecuniari, siano essi a titolo di pagamento di legittime multe o per corruzione del pubblico ufficiale che vi ha trovato a fare cose proibite. No, in questo articolo si parla di cose più gravi in cui il Viaggiatore Critico si è trovato dalla parte del delinquente e non del derubato, come successe a Lisbona.

La prima volta fu bruttina propria. Si trovava con un collega a Douala, in Cameroun. Fermandosi a far benzina, il pompista … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 24, 2020 1

Regole giapponesi

Marco Bi continua ad affascinarci con le sue analisi della società giapponese. Oggi si parla di regole giapponesi. Qui il primo articolo.

L'inchino è una delle principali regole giapponesi di educazione.

Come già osservato, il Giappone, avendo goduto di un lungo periodo di isolamento con influenze limitate dall’esterno, è riuscito a mantenere una società omogenea, che è stata un potentissimo collante per garantire l’armonia sociale all’interno del paese.

Andiamo per ordine.

In Giappone, non esiste una religione pervasiva come quella cattolica in Italia, bensì esiste una religione “leggera” come lo scintoismo (che tra l’altro non ha dogmi), la quale non insegna ciò che sia sbagliato fare (perché se no si va all’inferno), ma ciò che sia meglio fare per raggiungere una pace spirituale, ed uno di questi insegnamenti è quello di offrirsi per aiutare il prossimo, mettendo quindi il bene comune come via per raggiungere indirettamente il proprio benessere, evitando il conflitto (in estrema sintesi: “se stiamo bene … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 9, 2020 0

Vivere a Tokyo

Marco Bi, un lettore del blog, ci manda questo interessantissimo articolo sul vivere a  Tokyo, lasciandoci con la voglia di saperne di più. (qui e qui)

Il Giappone si è aperto al mondo nella seconda metà del 1800 in concomitanza con la restaurazione Meiji: fino ad allora, il paese insulare era rimasto al riparo da quasi ogni influenza che provenisse dal di fuori dei patri confini. Ciò significa che culturalmente, l’arcipelago – che rimane tutt’ora ampiamente omogeneo nella composizione della società – ha potuto proteggere la sua cultura intatta fino a relativamente poco tempo fa, rimanendo in una sorta di “medioevo” prolungato.

Non sorprende quindi che, ancora nel 2020, il Giappone conservi tratti unici, antichi, quasi mitologici, che agli occhi di un occidentale sono senza dubbio misteriosi. Come paragone basti pensare che lo sviluppo della civiltà, scienze, economia, ecc. registrato in Europa dalla fine del medioevo ai giorni … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 2, 2020 0

Cadice

Anni fa il vostro Viaggiatore Critico decise di andare a vivere a Cadice. Questa decisione fu presa per tre motivi: quello immediato fu l’ennesima lite familiare; quello di base fu l’esserci passato per caso anni prima ed esserne rimasto folgorato; quello aggiuntivo fu l’aver letto la notizia che il centro di Cadice ha il maggior numero di bar per abitante di tutta la Spagna. Ed il bar, in Spagna, è il centro del mondo, con le sue tapas.

Quindi andò a Cadice, affitto un appartamentino, comprò una bicicletta da Decatlon e visse per 100 giorni esatti in quella città. 100 perché poi si ruppe le palle e se ne andò a Montreal.

Furono 100 giorni intensi, vide e scoprì mille cose. Poté vivere faccende che aveva solo sentito dire da lontano; scoprì aspetti molto interessanti, capì una quantità di cose. Ma poi alla fine, se ne venne … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 24, 2020 0

Marsiglia

Obenda Perkins, un misterioso lettore del blog, ci manda questo bell’articolo su Marsiglia, pieno di passione, che pubblichiamo più che volentieri, ringraziandolo. Anche le foto sono sue.

Per i Marsigliesi “la fine del mondo” esiste e coincide con Callelongue, un minuto paese che delimita a sud l’immensa baia che ospita la città. Oltre iniziano le Calanques, l’altro mondo marsigliese, una serie di fiordi, ora parco naturale, che spaccano il massiccio montuoso che separa Marsiglia dal resto della Francia. E dall’Europa. Perché Marsiglia è, assieme a Cadice, Livorno e Napoli, una di quelle città che hanno una personalità talmente forte da stagliarsi sopra, e forse anche contro, la cultura nazionale e continentale che la ospita.

Marsiglia è in effetti un mondo a parte. Geograficamente, la sua bellissima e ampia baia è costellata di isole e isolotti, fra i quali quello che ospita il castello d’If, la prigione che ispiò Dumas per … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 17, 2020 0

Il necroturismo

Il necroturismo è una bellissima cosa ed il Viaggiatore Critico lo pratica con grande passione e costanza. Del resto i vivi sono a volte infastiditi dai turisti e poco propensi a lasciarsi osservare, mentre i morti si lasciano avvicinare tranquillamente e non chiedono nemmeno la mancia.

Vanno distinte due grandi categorie di necroturismo: il paleonecroturismo ed il neonecroturismo. Il primo, più banalmente, si occupa delle tombe degli antichi e si confonde con l’archeologia, la storia dell’arte, la museologia. Visitare antiche necropoli, ammirare le piramidi d’Egitto, studiare le tombe monumentali delle chiese barocche sono attività ovvie ed alla portata di ogni turista. Il neonecroturismo consiste invece nel visitare e frequentare i cimiteri moderni, ancora in funzione.

I cimiteri sono dei luoghi del tutto particolari, nel tessuto urbano delle moderne città. Sono una sorta di “luogo fuori dallo spazio” normale. Resistono all’omologazione selvaggia del sistema di vita globalizzato. Sono spazi chiusi, separati … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 10, 2020 4

I 7 peccati capitali del turista

I turisti si macchiano di numerosi peccati, che possono essere divisi fra capitali e veniali. Per alcuni dei primi si meriterebbero di perdere definitivamente la loro qualità di turisti e dovrebbero essere condannati a restare a casa loro a vita. Una sorta di DASPO turistico.

Vediamoli:

  1. Visitare le attrazioni palesemente fasulle. Che le trappole per turisti esistano e siano numerose è un fatto noto. In alcuni casi anche i più avveduti ci cadono. Ma ci sono alcune trappole assolutamente evidenti, visibili e smaccate. Caderci è un peccato capitale. Un buon esempio è la Finlandia d’inverno, a Rovaniemi. Città di scarso interesse, tappa per andare più a nord. Ebbene, hanno inventato l’assurdità del villaggio di Babbo Natale, un posto dove hanno fatto delle casette di legno dove ti vendono il solito pattume da turisti, ti mettono un timbro e ti fanno una fotografia con Babbo Natale. Sempre in zona vanno
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Di ilviaggiatorecritico Febbraio 3, 2020 3

Invito nella ruspante Romania

Il fascino dei Balcani non abbandona il vostro Viaggiatore Critico che vi invita di tutto cuore a visitare la Romania. Dove non troverete grandi cose, ma starete benissimo. Vi sconsiglia di andare a vedere quelle poche e poco interessanti cose legate al Conte Vlad, Dracula. Paccottiglia per turisti ignoranti che vogliono continuare ad esserlo. E non indicherà nemmeno i vieti ristoranti di Bucarest, trappoloni per turisti di bocca buona, che pure tanto successo riscuotono: Caru cu bere e Hanul lui Manuc. Carichi di storia, è vero, ma ormai prostituiti ai gruppi con guida e bandierina. O le terme di Bucarest, moderne, enormi, tecnologiche e del tutto innaturali.  Ed anche la vita notturna del vecchio quartiere centrale di Lipscani, a meno che non siate ragazzotti nordeuropei alcolizzati. O le spiagge tristanzuole di Mamaia, sul Mar Nero.

No, niente di tutto ciò.

Le corde che la Romania sa toccare … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Gennaio 27, 2020 2

Vivere all’estero

La globalizzazione ha vinto, siamo ormai tutti cittadini del mondo e potenzialmente liberi di andare a vivere all’estero; là dove vogliamo; ormai ci siamo spogliati delle ristrettezze dei patri confini!

Verissimo, ma dove andiamo? Chi è nato nei paesi poveri non ha dubbi! Va nei paesi ricchi. Ma chi è nato nei paesi ricchi, che fa? Il Viaggiatore Critico è una vita che si sta facendo questa domanda e non è ancora riuscito a darsi una risposta. E sta perdendo la speranza di trovarne mai una.

Vediamo i luoghi che ha preferito per vivere all’estero. La città più bella e più piacevole che abbia mai visto ha un dolce nome: Rio de Janeiro. Paesaggi stupendi, mare meraviglioso, vita frenetica, gente simpatica, un grande paese, molte cose da fare, prezzi abbordabili, non manca niente (buona cucina a parte). Il brasiliano si impara facilmente. Ma gli … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Gennaio 20, 2020 11