Casas particulares a Cuba.
Fra le numerosi croci che i volenterosi turisti a Cuba devono sopportare vi è quella di voler alloggiare non negli alberghi, statali, ma in case private. Le famose (osannate da alcuni, considerate famigerate da altri) casas particulares.
Molti le preferiscono agli alberghi sia perchè costano nettamente meno, sia perchè è possibile portarvi le ragazze più facilmente che in albergo. Certi dicono che è anche per avere maggiori contatti con i cubani e la loro vita quotidiana (è difficile vivere a Cuba)
Per un cubano, affittare delle stanze della propria casa è una fortuna colossale. La legge permette loro di affittare fino ad un massimo di tre; prima non si potevano superare le due camere. Il proprietario che affitta delle stanze si assicura delle entrate etra, elevate ed in CUC, ben più importanti di quelle che riceve dal suo lavoro statale. Da ciò ne consegue che la sua … Continua a leggere...
Aver casa all’Avana.
Se proprio volete vivere a Cuba, come spiegato qua, è necessario trovare una casa. E ciò è ancora più difficile che ottenere il visto.
Ogni cubano ha la sua casa ed ogni casa ha il suo cubano dentro. Non ve n’e’ nemmeno una libera per voi. Forse qualcuna in campagna, ma dove non vi interesserà vivere. Come fare? Naturalmente vi sono alcune soluzioni:
- Piazzarsi in una casa particular. E’ possibile scegliere una casa bella, confortevole, con padroni di casa simpatici (non facile, riunire le tre condizioni) ed avere la propria stanza. Ma resta pur sempre una fastidiosa coabitazione con una famiglia che vi chiederà mille piaceri (economici), turisti sessuali che porteranno in casa vostra frotte di ragazze per una notte o turisti normali, magari con prole rumorosa. Da tenere anche presente che le casas particulares sono abbastanza care, comparabili ad un hotel economico europeo. Farsi da mangiare
Vivere a Cuba? (Quasi) impossibile.
Per i motivi qui elencati a molti viene in mente di andare a vivere a Cuba. Ma anche per altri motivi, altrettanto validi: l’Avana è l’unica capitale del mondo tropicale ad essere assolutamente sicura ed il resto del paese lo è altrettanto, un vero unicum in America Latina; la gente è simpatica, fa sempre caldo ed i prezzi sono accettabili. Quindi, in teoria, trasferirsi in quel posto non sarebbe una cattiva idea. Certamente Cuba sarebbe il miglior posto per vivere ai Caraibi, se non si è ricchissimi.
Ma è quasi impossibile mettere in pratica questa idea. I cubani non vogliono fra i piedi degli sfaccendati di lungo corso. Quindi il visto turistico dura 30 giorni che si possono prolugare localmente di altri 30. Dopo di ciò ve ne dovete immancabilmente andare.
Nonostante ciò, esistono alcune strategie da tentare per poter rimanere sull’isola più a lungo. Eccole:
- Pendolari
Il turista e la doppia moneta di Cuba.
E’ complicato districarsi per il turista e la doppia moneta di Cuba e nella sua complessa politica monetaria. Molti ripartono senza aver capito molto, altri si fanno fregare. Quella che segue è una guida pratica.
A Cuba sono in vigore due monete diverse: il Peso Cubano ( o Moneda Nacional o MN) e il Peso Cubano Convertibile o CUC (pronucia se-u-se). Quindi dire solo Peso Cubano non vuol dire niente. Bisogna dire (e pensare) in termini di Pesos Moneda Nacional o Pesos CUC. Il valore di un Peso CUC è fisso ed è uguale ad un dollaro. Il rapporto fra Moneda Nacional (MN) e CUC è variabile e sta intorno a 1:25. La MN è la vera moneta dei cubani; il CUC è la moneta degli stranieri e dei cubani ricchi ed arraffoni.
Le banconote delle due monete sono ovviamente diverse e bisogna imparare a riconoscerle il più presto possibile. … Continua a leggere...
La fastidiosa Trinidad
Trinidad, a Cuba, è una cittadina coloniale molto visitata. Ci sono stato un paio di volte e la considero il perfetto esempio del più deteriore ed insopportabile turismo a Cuba. Uno di quei posti che ti fanno odiare l’intero paese.
Il cuore di Trinidad è il suo quartiere coloniale, percorso da un certo numero di strade ortogonali fra di loro e pavimentate con un vecchio acciottolato scomodissimo al camminare ma molto folcloristico. Sulle strade si affaciano delle belle case coloniali, in un insieme molto omogeneo, senza strappi di case moderne. Alcune strade hanno case più ricche ed importanti, altre hanno edifici più modesti e popolari. Ma tutti della stessa epoca e stile. Tutte ad un piano. Le case più ricche sono dotate di enormi finestroni che arrivano fin quasi al suolo e son protette da belle inferriate. Quando aperte, queste finestre permettono di vedere all’interno vasti ambienti spesso … Continua a leggere...
Sesso a Cuba
La tradizione del turismo per il sesso a Cuba è antica. Fra le due guerre mondiali l’Avana era molto frequentata dagli americani, cittadini comuni e mafiosi, ed era definita un bordello a cielo aperto, tanto la prostituzione vi era diffusa. I cittadini comuni vi andavano a fare tutti i peccati che nella loro casa bigotta erano proibiti o malvisti. I mafiosi a fare in pace le loro riunioni.
La rivoluzione cubana portò un blocco pluridecennale alle incursioni alcoliche ed amorose degli americani (ma non a quelle militari, vedi l’episodio della Baia dei Porci). Ma alla dissoluzione dell’Unione Sovietica il commercio (e gli aiuti) con quel paese terminarono. Questo fatto ed il perdurare della infame politica americana del blocco economico all’isola, rese la situazione economica e perfino alimentare di Cuba estremamente precaria. il governo cubano cercò quindi nuovi introiti, fra i quali primeggiò il turismo.
Accordi con capitali europei ed … Continua a leggere...
A Cuba solo per la musica ed il sesso.
Cuba, in un modo o nell’altro, riesce a rimanere sempre al centro dell’attenzione del mondo. Sicuramente, dopo il gigantesco Brasile, è il paese latino più conosciuto e frequentato dagli italiani. Il Viaggiatore Critico non poteva non andarci e ci è andato più di una volta, recentemente. Il suo giudizio sintetico: non vale la pena andarci se non siete degli appassionati di musica cubana o degli sfigatoni che non hanno altro mezzo di vedere un po’ di pelo. Forse varrebbe la pena viverci; ma questo è impossibile.
Cuba è composita, ce ne sono tante.
Una è la Cuba dei Cayos. Sono isolotti di origine corallina, piccoli, bassi, con le palme e le spiagge bianche: i Caraibi, i paradisi tropicali!! In realtà sono stati riempiti di alberghi e bungalows e sono tristissimi. I capitali sono stranieri, i cubani vi lavorano e son contenti delle mance che cercano di … Continua a leggere...
Hotel Iberostar Ensenachos, Cuba. Un incubo!
Le coste dell’isola di Cuba sono costellate da molti isolotti, piccoli, bassi sul mare, riuniti in mini-arcipelaghi. Sono ricoperti dallo stupefacente bosco di mangrovie e circondati da lunghe spiagge di fine sabbia bianca ombreggiata da palme; siamo ai Caraibi!!
Tali isolotti sono naturalmente finiti nel tritacarne del turismo dei charters e sventrati dalle costruzioni e dall’uso turistico intensivo e forsennato. Uno di tali isolotti si chiama Ensenachos ed è completamente occupato da un hotel, che porta lo stesso nome dell’isolotto, appartenente alla catena Iberostar. Vi ho soggiornato per quattro lunghi giorni, perchè a volte mi voglio proprio male. Questi sono gli alberghi alternativi alle case private ed è uno dei problemi di Cuba: o tali mostri turistici o le molto discutibili case private. Si hanno pochi alberghi di dimensione umana.
Ensenachos fa parte dell’archipelago di Santa Maria, unito alla terraferma da una recentissima strada di decine di km che … Continua a leggere...