Tag: Lisbona

La fine di un amore

Ho dedicato molti post al Portogallo. Ho parlato del fascino impalpabile di quel paese. Mi sono commosso descrivendo l’atmosfera che strega chi ci va. Ma ora ho capito; era infatuazione e non amore. Tutta colpa della pisserità.

Per anni ho cercato di capire quale fosse l’essenza del Portogallo, perché mi attirasse tanto. Ed anche quali fossero le sue peculiarità, quel suo essere così diverso dal resto di Europa. Tutta diversa, ma mai così diversa come il Portogallo.

Ho girato, ho letto, ho parlato, ho riflettuto, ho chiesto, ho guardato ed ho visto. Alla fine ho capito.

Parto da questa foto. E’ un bar, prossimo al centro di Porto. E’ un tipico bar portoghese, di buon livello. Ce ne sono molti così. La sua caratteristica è di essere vecchio; non antico, vecchio. Ha quell’aria da anni sessanta, con i neon, le sedie tipo formica o imbottite di similpelle, … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Dicembre 17, 2018 3

Nazarè e la sua strana sorte

Il paese di Nazarè, in Portogallo, è veramente riuscito a tirar fuori un cilindro dal coniglio: da modesta località balneare a capitale europea del surf. Rivoluzione epocale per il paese, ma soprattutto per i suoi abitanti.

Nazarè si trova a un centinaio di km a nord di Lisbona, ed ha una storia antica, prima di pellegrinaggi e poi di turismo. Una chiesa, posta su di un promontorio a picco sull’Oceano, ha una tradizione di pellegrinaggi lunga alcuni secoli; vi andavano anche i reali portoghesi. In tempi più recenti, la bella e dorata spiaggia, ai piedi del promontorio, ha attirato molti turisti, in special modo italiani, trasformando il paesino di pescatori in un centro turistico di buon livello, come ce ne sono molti altri sulla costa del Portogallo. Spiagge molto belle, ma l’Atlantico è una faccenda complicata, sempre mossa e fredda e farci il bagno non è per tutti.… Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Dicembre 3, 2018 0

La temibile francesinha

Se in fatto di cibo venisse usata la parola kitsch, questo piatto se la meriterebbe a pieno titolo. Si tratta della francesinha, piatto tipico di Porto; è una delle manifestazioni nelle quali la cucina portoghese da il peggio di se stessa. Pare un incubo gastronomico; a vederla in foto si ha paura. Seconda solo alla poutine quebecoise, per orrore.

Si prepara in una terrina bassa da forno che poi va al tavolo. Vi sono molte versioni; la più classica prevede due fette di pane da toast. La prima viene accomodata sul fondo della terrina; sopra vi si mette una braciolina all’olio. Tale braciolina è uno dei capisaldi della dieta portoghese e si chiama prego, che vuol dire chiodo. Esiste in due versioni: prego no prato se è servita in un piatto; prego no pao se si mangia in un panino. Sempre braciolina all’olio, è.

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Di ilviaggiatorecritico Novembre 26, 2018 0

Il borseggiatore di Lisbona

Lisbona è una città ricca di molto fascino, ma anche di un buon numero di borseggiatori che operano soprattutto sugli autobus. E’ quindi relativamente probabile che si venga borseggiati. E’ però molto meno probabile che il turista incappi in una vicenda come questa che segue.

Sto camminando verso la fermata del tram (chiamato a Lisbona “o eletrico“, l’elettrico) di Santos, voglio andare a Belem, c’e’ una mostra e i pasteis de nata. Da lontano vedo arrivare il tram, spicco una corsa attraversando pericolosamente il viale e riesco a salire proprio mentre si chiudono le porte, alle mie spalle. Resto sulla soglia dal momento che tram è pieno zeppo di gente. Nello stesso momento ricevo uno spintone alle spalle e avverto chiaramente che qualcuno mi sta sfilando il portafoglio dalla tasca posteriore dei pantaloni. Le porte ormai hanno finito di chiudersi, io urlo e, d’impeto, afferro il … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Settembre 10, 2018 2

Le casine portoghesi

Ho parlato molto del Portogallo, così ricco di sottile, impalpabile e malinconico fascino. Mi sono lasciato come ultimo tema quello che più mi intenerisce: le casine.

I portoghesi, sia in patria, sia nelle loro numerose e sparpagliate colonie (Brasile compreso), hanno fatto e continuano a fare delle casine che ti fanno star bene. Usano toni pastello ben in armonia con le parti in bianco. Le dimensioni sono ridotte, gli elementi ornamentali frequenti, aggraziati, ma sobri, senza sconfinare nel lezioso Forse unpò, sì) o nel barocco. Le finestre fantasiose, invitanti. Le case, i palazzetti, gli edifici pubblici sono quasi sempre curati, ridipinti di fresco, tenuti in perfetta pulizia. Facciate nette, nitide, pulcre che fanno pendant con la chiarezza del cielo che sfuma verso l’Atlantico.

Son case che ti chiamano per essere abitate in letizia; crederesti che in loro niente di male può avvenire. Passeggi nelle vie dei … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 23, 2018 0

Il sottile richiamo del Portogallo

Sono anni ed anni che giro intorno al Portogallo, senza afferrarlo. Mi incanta, mi chiama, ma riesce a sgusciarmi via come vuole. L’ho preso da tutte le parti: dall’interno, dalle isole lontane, dalla capitale, dalle vecchie colonie. Niente. Capto elementi, ma il complesso continua a sfuggirmi.

Il primo elemento che mi prese fu la vastità del cielo che andava verso l’Atlantico e il colore della luce: nitido, chiaro, vivido. Una luce lucida. E questo mi colpì al primo viaggio, decenni fa. Era la primavera dei garofoni e la politica sovrastava tutto. Eppure il cielo di Lisboma riuscì a sovrastare non solo la città, ma anche la politica.

Il secondo elemento che mi stupì fu la lingua. Neolatina, facile da leggere, ma artigliata dalle bocche dei portoghesi e trasformata in una successione di suoni cacofonici. Un popolo intero sembra impegnato a distorcere quelle povere parole, riducendole ad … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 9, 2018 0

E’ Lisbona che viene, non tu che vai.

IMG_20150218_124244Lisbona non è una città, è uno stato d’animo. Non si va a Lisbona; Lisbona ti prende per mano, ti accompagna e probabilmente non ti lascerà più. E’ Lisbona che viene in te.

Per me Lisbona sono i marciapiedi di pavé bianchissimo, piccolo e di superficie irregolarmente fratta. E’ il colore della luce: inimitabile, terso, freddo, triste, ma che procura addizione. Sono i colori pastello dell’architettura rotondeggiante e serena della prima metà del ‘900. E’ l’azzurro delle mattonelle che rivestono chiese e palazzi. Lisbona è fatta di colori.

Ma Lisbona è anche lontananza. Dal resto d’Europa; lontanissima da Madrid, figuriamoci da Parigi, Berlino, Praga. Ed è anche lontananza dalle sue radici che stanno a Rio, a Luanda, perfino a Macao. Lontana dalle sue isole delle Azzorre, di Madeira, di Capo Verde o di Sao Tomè. Ci si sente lontani e soli a Lisbona (ma anche in tutto Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 29, 2016 3

Mercati mondiali

Il Viaggiatore Critico ha notato, come avranno fatto in molti, la profonda modificazione che hanno avuto certi mercati alimentari delle grande città. Quegli edifici, spesso di architettura elegante e leggera, fatti di ferro, ai tempi della Torre Eiffel; oppure di nervature di cemento, se più recenti. Posti sempre nelle zone centrali delle città dove il popolo andava a rifornirsi di verdura, frutte, grani e, quando possibile, carne e pesce.  Luoghi in antico pieni di confusione, spesso di sporcizia, di gente di bassa lega. Sembrava veramente di essere al mercato. Io li visito spesso, mi piacciono e mi piace vedere la verdura esposta: da un sacco di informazioni sulla città.

Poi sono arrivati gli urbanisti, gli architetti, gli assessori, gli imprenditori. In poche parola: la turistificazione. Probabilmente il primo caso è stato Les Halles di Parigi, poi hanno seguito tutti gli altri.  Cosa sono diventati?

In quasi tutti i casi … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 7, 2016 0