Valorizzazione turistica popolare: la Forra del Lupo e la Flaminia Militare.
Due esempi importanti di iniziative che coniugano tre fattori che sono fondamentali per il turismo del futuro. I fattori sono: coinvolgimento popolare, recupero di beni culturali, promozione turistica di base.
Le due iniziative sono la Forra del Lupo a Serrada (Folgaria, Trentino) e la Flaminia Militare sull’Appennino fra Firenze e Bologna.
Della prima ne ho parlato abbondantemente qui. La storia della seconda dura ormai da 40 anni. Due amici di un paesino dell’Appennino si appassionarono ad un enigma storico: da dove passava la romana via Flaminia che legava Faesulae alla recentemente fondata Bononia (189 A.C.)?. Cerca cerca hanno finito per trovarla, scavarne dei tratti, identificare il percorso fino nel Mugello. Hanno scritto dei libri (scaricabile gratuitamente), fatto dei video, preparato un sito web. Dopo il primo ritrovamento i due, fino ad allora considerati un po’ squinternati, sono stati appoggiati ed aiutati dal loro paese e da quelli vicini. … Continua a leggere...
Freud e Musatti in Trentino
Questo post prende spunto da quest’altro (di un interessante blog che consiglio) sulle vacanze che Sigmund Freud passava sul Lago di Lavarone, in Trentino. Vi andò molte volte fra il 1900 ed il 1923. Nel corso della prima visita si emozionò moltissimo e ritenne che Lavarone fosse il sud (rispetto a Vienna, in effetti lo è). Disse anche che il loro cuore di nordici andava verso quel punto cardinale. (Non solo il cuore, aggiungerebbero gli italiani che, da almeno un paio di millenni e mezzo, si ritrovano invasi dai tedeschi: a volte con le lance, a volte con i panzer, a volte con i camper. Ma questo è un altro discorso). Del resto è noto il grande amore che i tedeschi hanno per i laghi, non si è mai ben capito per quale motivo; a me fa molta malinconia tutta quell’acqua che vorrebbe essere mare, ma non può … Continua a leggere...
Insostenibile Trentino
In pochi luoghi si trova un concentrato di contraddizioni, di sfacciata ipocrisia e di totale cinismo come in Trentino.
Si diffonde l’immagine di una regione pulita, ben amministrata, rispettosa dell’ambiente, produttrice di mele sane, paradiso del turista, accogliente, onesta, lontana dalle ruberie dello Stato italiano. Meno prossima all’Italia che all’Austria, di cui si vuole scimmiottare l’architettura, i costumi, gli ornamenti.
La realtà è ben diversa. Negli ultimi anni il livello di razzismo nei confronti dei meridionali e dei nuovi immigrati è cresciuto fino ad ammorbare l’aria. E’ difficile parlare con un trentino senza che nella conversazioni entrino (da parte loro) commenti acidi sugli “altri”. Il risultato poi si vede: i pur numerosi immigrati recenti scivolano lungo i muri cercando non certo di integrarsi, ma di invisibilizzarsi. Quella che vuole essere la culla del Cattolicesimo sociale, a partire da Rosmini è in realtà un covo di bieca intolleranza. Sono … Continua a leggere...
La straordinaria storia della Forra del Lupo a Serrada, Trentino
Segue una storia di estremo interesse e di grande successo che segna una via innovativa e rivoluzionaria per il recupero dei beni culturali ed il loro rapporto con il turismo.
Serrada, comune di Folgaria, sopra Rovereto, in Trentino, era sulla linea del fronte della I Guerra Mondiale, dalla parte austriaca. Domina una valle dalla quale l’esercito italiano avrebbe potuto (è tentò di farlo) invadere gli altipiani soprastanti. L’esercito austriaco costrui, quindi, una lunga trincea, che corre lungo un costone che domina la vallata. La trincea fa parte di un più vasto sistema difensivo dell’Altopiano di Lavarone. Il paesaggio è molto attraente e caratteristico.
Questa trincea, lunga qualche chilometro, sepolta, nascosta dagli alberi, dimenticata, è stata rintracciata, parzialmente riscavata e ripulita, messa in sicurezza, inserita in un sentiero ufficiale, fornita di segnaletica e spiegazioni ed aperta al pubblico. Si è ricostruita l’antica toponomastaica cimbra dei luoghi attraversati. Ha una sua … Continua a leggere...
E le morti stagioni e la presente. Morta, anche lei, a Rovereto
“E le morte stagioni, e la presente. E viva, e il suon di lei.” Dice il vecchio Leopardi nella più famosa poesia della letteratura italiana tutta. E mi viene in mente Rovereto, in Trentino.
Le morte stagioni sono quelle che vengono illustrate dai documentari presentati dalla pregevolissima Rassegna del Cinema Archeologico che ogni anno, da 28, si tiene a Rovereto. Per alcuni giorni un’alluvione di documentari da tutto il mondo mostrano il meglio della cinematografia su temi archeologici. E’ fra i primissimi Festival del genere nel mondo e richiama professionisti ed appassionati per 8 ore giornaliere di proiezioni. Si parla dalla più antica preistoria alla prima epoca industriale. Le morte stagioni, appunto.
Poi si esce dalle proiezioni, che hanno luogo nel bellissimo anfiteatro del Museo di Arte Contemporanea di Rovereto e ci si immerge, un pò frastoranti, nella “presente stagione, e viva, e nel suon di lei” del centro di … Continua a leggere...
Passo Coe, Folgaria, Trentino. Disastrato.
Era un luogo incantevole, il Passo Coe, a 1600 metri, a pochi km da Folgaria, Trentino. Un rifugio, una malga, le mucchine a pascolare serene, prati e boschi, come nelle migliori cartoline, eccellenti funghi alla loro stagione. Un vero incanto. Un po’ di storia con un monumento a dei partigiani uccisi dai tedeschi; nelle vicinanze una strada militare austriaca che sovrastava la valle di Terragnolo dalla quale potevano risalire gli italiani e che faceva parte del sistema difensivo del Forte della Martinella e della trincea della Forra del Lupo. C’e’ anche un bel girdino botanico con le piante tipiche della zona.
Poi è arrivata l’associazione a delinquere ambientale dell’industria dello sci. Hanno fatto una pista di fondo; baracche degradate e degradanti per i noleggi del materiale e per cmprare i biglietti. Hanno aperto ristoranti in stile cittadino che stonano completamente con l’ambiente in cui si trovan. Ha … Continua a leggere...