Categoria: Canada

E’ tutto un mondo il Canada. Il Viaggiatore Critico ha visitatato solo il Quebec e gia solo questa provincia non finisce mai.

E’ stato molto colpito dalla vastità del Quebec e dalla poca popolazione che vi abita. Ha visitato Montreal e Quebec City, apprezzandone la gentilezza e la familiarità della gente, ma riconoscendone anche una certa sperficialità e mancanza di consistenza nelle propie manifestazioni culturali o sociali.

Ma il Viaggiatore Critico è rimasto soprattutto affascinato dai grandi spazi del nord. Dapprima le zone agricole e forestali sia dell’interno che lungo l’infinita foce del San Lorenzo. Oltre ci sono le zone nelle quali la foresta si impoverisce e si degrada fino a sparire. Le imprese forestali non hanno motivo di impiantarsi in queste zone che sono del tutto prive di insediamenti umani se si eccettuano le miniere di oro o diamanti, legate al resto del mondo quasi esclusivamente per aereo, con costi di esercizio esorbitanti. Solo in certi luoghi, persi nel nulla, vi sono strane stazioni dove si va, a grandi costi, a pescare o a cacciare.

Ancora più a nord c’e’ infne la zona artica dove si ritrovano delle popolazione stanziali:  gli Inuit disseminati in un gran numero di piccoli villaggi faticosamente connessi con delle epiche linee aeree.  Cercano di condurre ancora la loro vita tradizionale, per quanto possibile, cacciando, pescando e girando per il loro vasto mondo con le motoslitte.

E’ molto interessante anche l’aspetto antropologico della presenza degli Indiani che conservano caratteristiche e modi di fare molto peculiari e gradevoli.

Tragica invece l’esperienza culinaria del Canada. Uno dei paesi dove si mangia peggio, al mondo.

 

 

Lo straordinario volo 236 di Air Transat

Questa è una fantastica storia di un volo di un aereo passeggeri in cui cialtroneria e genialità si mescolano indissolubilmente, con un susseguirsi incredibile di colpi di scena.

La storia si svolse il 24 agosto 2001 e durò esattamente 102 minuti. Il volo era il numero 236 di Air Transat da Toronto a Lisbona, con 306 persone a bordo. Air Transat è la “compagnia di bandiera” del Quebec ed è un orgoglio nazionale per il popolo Quebecois alla perenne ricerca di elementi nazionalisti che lo differenzino dall’odiato popolo fratello degli anglofoni del Canada. Dopo questa vicenda il pilota è diventato un eroe nazionale e la compagnia è ancora più saldamente ancorata nei cuori dei Quebecois. Sulla vicenda è stato realizzato un film, sfortunatamente assai mediocre, ma che ha avuto grande successo in Quebec.

Ecco la storia.

Alcuni giorni prima del volo in questione, un motore di quell’aereo era stato … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Luglio 1, 2019 0

A caccia e pesca nel grande Nord

Si trovano, a volte, dei tipi di turismo che non avremmo mai immaginato. Questo è uno di quelli, nel nostro amato Quebec.

In altri post abbiamo parlato della nascita di questa colonia francese, ora regione canadese francofona e dei suoi famosi cacciatori di pelli che vagavano in quelle umide e fredde foreste boreali. Erano avventurieri europei finiti in quel mondo selvaggio e senza leggi; erano indiani che si erano avvicinati ai bianchi e ne accompagnavano le gesta; erano meticci che conoscevano come cacciare da indiani e come vendere le pelli da europei. Noi abbiamo visto mille film su questo tema, ma per i canadesi quell’epopea è ancora molto presente. Il tema della caccia, della vita selvaggia nelle sterminate e disabitate foreste del nord è ancora fondamentale nella cultura canadese. È uno dei loro miti fondatori, non avendone molti altri.

Del resto questa parte del paese è enorme, disabitata, inospitale, inaccessibile, … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Settembre 26, 2018 0

A nord del Nord

Poi, in Quebec, verso il nord, finiscono le strade. Radisson è l’unico villaggio (meno di 300 abitanti) non-indigeno al di sopra del 53° parallelo (eppure siamo alla stessa latitudine di Edimburgo, stranezze del clima mondiale!). Ad ovest ci sono le riserve del popolo Cri. A nord comincia la regione del Kativik, grande come una volta e mezzo l’Italia ed abitata da 13.000 persone, quasi tutti Inuit, divisi in 14 villaggi.  Tutta quella immensa distesa di territorio è fatta da tundra, roccia, laghi; assolutamente disabitato. Infatti gli alberi, sia pure i magri abeti del nord, non vi crescono per il troppo freddo. Il limite degli alberi coincide con il confine meridionale della regione del Kativik. I 14 villaggi Inuit sono tutti sul mare, ancora più a nord, dove il Quebec finisce. Oppure sulle non maggiormente ospitali rive della Baia di Hudson. Tutto l’interno del Quebec, a nord di Radisson … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Luglio 31, 2017 0

Poi c’e’ l’altro Quebec

Si arriva nel Quebec, in Canada, si visitano Montrel e Quebec City. A quel punto del viaggio, se abbiamo tempo e soldi, bisogna andare a Nord. Impossibile non andarci. Il Nord chiama, il richiamo della foresta, diventiamo tutti Zanna Bianca. Erano i luoghi dove i cacciatori bianchi andavano a cercare le pelli, nella nebbia perenne ed in compagnia dei meticci indiani. Trappeurs erano chiamati, perchè usavano le trappole e non i fucili, le cui pallottole avrebbero rovinato le pelli. E son posti molto, molto strani per noi. Anche la gente è stranina. E’ un altro mondo nel quale ci si sente stranieri per davvero. Altre regole, altri comportamenti, altre attese.

I Quebecois restano gentili, ma vanno presi con calma. Anche i primi coloni francesi non si devono essere sentiti molto a loro agio in quei posti, almeno all’inizio; ed ancor gli duole, sembrerebbe; molte generazioni non sono bastate … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Luglio 24, 2017 0

Il famigerato piatto quebecois: la poutine.

La pervicace umiliazione del gusto;  la rinuncia nighittosa  ad ogni sforzo culinario; la voluptas dell’annullamento del piacere del cibo; lo sprofondare negli abissi dell’abiezione gustativa. Il piacere dell’orrore ed inorgoglirsene.

Parlo del piatto nazionale quebecois: la famigerata POUTINE.
La ricetta ha dell’incredibile, non ci vorrete credere ed andrete a controllare su Internet. Si friggono delle patate tagliate a bastoncino. Si impiattano e vi si versa sopra abbondante formaggio fresco tipo cheddar a dadini (solido, con i buchini, non cremoso, meglio se scricchiola sotto i denti, assolutamente insapore, comprato già pronto in una busta). Il formaggio con il calore delle patate fonde leggermente. Si irrora con abbondante salsa bruna (tipo barbecue, anche se meno dolce) di origine rigorosamente industriale e comprata al supermercato. Si serve.
Solo allo scrivere questa ricetta allibisco di tanta poverta’ gustativa. La salsa rammolisce le patate fritte, il formaggio sparisce con la salsa, molto salata.
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Di ilviaggiatorecritico Luglio 10, 2017 0

Montreal e Quebec City

Non c’e’ molto da vedere in Quebec, la cosa probabilmente più interessante da fare è osservare come vivono i Quebecois. E soprattutto gioire della loro semplice gentilezza, un pò ingenua, alla buona, sorridente e casareccia. Ci si sente veramente a proprio agio, in famiglia.

 I Quebecois sono tragicamente privi di storia e si afferrano ad ogni minimo muro più vecchio del loro nonno. Quindi i minuscoli nuclei storici di Montreal e di Quebec City,  pur interessanti, sono stati ormai trasformati in dei parchi tematici dove si fa finta di vivere l’epoca coloniale.
Al di fuori dei piccoli centri storici : grattacieli, palazzoni, stradone.
A Montreal sono stato affascinato dalla rete sotterranea che percorre molti isolati del modernissimo centro della città.  I grattacieli sono collegati fra di loro da una serie di ampi passaggi pedonali sotterranei, grazie ai quali si puo’ passare da un grattacielo all’altro. In questo modo
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Di ilviaggiatorecritico Luglio 3, 2017 3

Quebec

Cosa è il Quebec?

Francesi che abitano in America? Americani che parlano il francese? Una minoranza frncofona schiacciata dalla maggioranza anglofona? Il retrobottega di New York, dove andar a far casino il fine settimana? I discendenti di soldati sfortunati e orfane salvate dalla carità del Re di Francia, sfuggite e nemmeno troppo al marciapiede? Una bizzarria storico-geografica che causa infiniti problemi di identità e di insicurezza? E gli indiani, in tutto ciò, che fanno?

Il Quebec e i suoi abitanti sono tutto ciò (ed, evidentemente, molto altro) e quindi meritano una visita attenta ed incuriosita. Cosa che il Viaggiatore Critico non poteva esimersi dal fare, alcuni anni fa.

Di quel viaggio, un ricordo, fra i molti, sovrasta gli altri.  Tornando a piedi verso il mio albergo di Quebec City costeggiavo tutti i giorni un enorme, incombente, tetro edificio degli inizi del ‘900. Mi pareva tristissimo e mi si stringeva il

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Di ilviaggiatorecritico Giugno 26, 2017 2