Categoria: Viaggio in Francia

Un viaggio in Francia, agli italiani fa sempre piacere e lo fanno in tanti ed anche spesso. Piemontesi e liguri, poi, ci son fissi, in Francia, quasi che rimpiangeressero i tempi dei Savoia, che tiravano da quella parte.

Ma le difficoltà sono innumerevoli e non  vanno minimizzate.

  • La Francia è un paese caro assai. Ti spennano bene bene, per dei servizi che sono poi di qualità abbastanza modesta, per non dire insufficiente. Il rapporto qualità – prezzo è piuttosto a sfavore del turista ed a favore dell’imprenditore francese.
  • I francesi se la tirano parecchio. Qualsiasi cosina abbiano te la vendono come se fosse l’ottava meraviglia del mondo. Alcuni (molti) turisti italiai ci cascano e fanno la bavetta di fronte a tanto portento. Altri (mai abbastanza) capiscono e si stancano rapidamente di quella prosopopea. Che alla fine stanca e molto.
  • I francesi ci appaiono maleducati. E’ certo che ogni popolo ha il suo standard di comportamenti verso gli altri. Ogni persona è naturalmente portata a giudicare gli altri secondo i propri metri e ciò non va bene. Bisognerebbe valutare i comportamenti dei francesi secondo i metri francesi e non i nostri. Resta comunque il fatto che agli italiani i francesi sembrano molto maleducati. Ma proprio tanto. Sembrano che lo facciano apposta ad essere sgradevoli, supponenti ed antipatici.
  • Dal punto precedente deriva un’altra caratteristica dei francesi: il rifiuto di cercare di parlare un’altra lingua oltre la loro (come se fosse bellina) e quello di non fare sforzi per cercar di capire il vostro francese zoppicante. Se, invece, lo parlate bene, avranno da ridire sul vostro accento.
  • Ma il punto più grave di tutta la faccenda è che una buona percentuale dei francesi sono francamente razzisti. Di quel razzismo che non nasce dalla percezione della diversità dell’altro e che in qualche modo si può capire (non giustificare). Sono razzisti perchè si sentono meglio, superiori; disprezzano gli altri, li trattano con altera condiscendenza, supponenza. Quando va bene sono viscidamente paternalisitici. E sono razzisti anche contro gli italiani, sia chiaro. E lo sono sfacciatamente. Basta assistere ad uno qualsiasi dei loro telegiornali quando parlano di fatto italiani. Insopportabili.
  • La cosa è poi peggiorata dopo la testata di Zidane, rompendo gli argini. Se volete divertirvi guardate la serie web “Ritals” di Svevo Moltrasio. Parla proprio di questo.

Dopo tutto ciò avete ancora voglia di fare un viaggio in Francia?

Marsiglia

Obenda Perkins, un misterioso lettore del blog, ci manda questo bell’articolo su Marsiglia, pieno di passione, che pubblichiamo più che volentieri, ringraziandolo. Anche le foto sono sue.

Per i Marsigliesi “la fine del mondo” esiste e coincide con Callelongue, un minuto paese che delimita a sud l’immensa baia che ospita la città. Oltre iniziano le Calanques, l’altro mondo marsigliese, una serie di fiordi, ora parco naturale, che spaccano il massiccio montuoso che separa Marsiglia dal resto della Francia. E dall’Europa. Perché Marsiglia è, assieme a Cadice, Livorno e Napoli, una di quelle città che hanno una personalità talmente forte da stagliarsi sopra, e forse anche contro, la cultura nazionale e continentale che la ospita.

Marsiglia è in effetti un mondo a parte. Geograficamente, la sua bellissima e ampia baia è costellata di isole e isolotti, fra i quali quello che ospita il castello d’If, la prigione che ispiò Dumas per … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 17, 2020 0

Il Medioevo oggi a Poggibonsi e a Guedelon

La voglia di ritorno al Medioevo pare non placarsi in Europa. Non solo da un punto di vista sociale e politico (il che non piace affatto al Viaggiatore Critico), ma anche dal punto di visto culturale e storico (il che piace molto di più). Oltre alle varie e viete rievocazioni storiche di cui abbiamo già parlato abbondantemente qui, ci sono dei tentativi molto più seri e profondi per rivivere quei momenti storici. In particolare a Poggibonsi con la ricostruzione di un villaggio franco e a Guedelon, in Francia, con un castello di qualche secolo più tardo. Due esempi in pieno sviluppo e che riscuotono un successo di pubblico straordinario.

L’esperienza di Guedelon comincia nel 1998 quando apre un cantiere per la ricostruzione di un castello idealmente nato intorno al 1230. Vennero presi a testimone dei castelli realmente costruiti in quel periodo; se ne studiano le piante e le tecniche … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Dicembre 2, 2019 0

Io, i francesi, non li reggo più.

Devo confessare che io non reggo più i francesi. Non li sopporto proprio più. Ho anche smesso di andare in Francia, di vedere la televisione francese, di leggere i loro libri, di vedere i loro film, di ascoltare la loro musica, di interessarmi alle loro faccende, fossero pure i Gilets jaunes.

Perché? Non lo so di preciso, ma non ne posso proprio più.

Eppure ho subito una loro profonda influenza culturale, ne ho imparato bene la lingua, ho seguito gli affari politici e culturali, ho vissuto in mezzo a loro, ho apprezzato il camembert, ho avuto capi, colleghi, sottoposto francesi. Poi ho detto basta.

Ora ne sono profondamente insofferente.

Mi da fastidio come parlano; con quel tono un po’ scocciato e supponente di dover spiegare cose ovvie che l’ascoltatore dovrebbe sapere, se non fosse così ottuso; sbufficchiando e facendo la bocchina a culo di gallina. E i loro modismi? Quel … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Agosto 19, 2019 7