Categoria: Vivere all’estero

Mollo tutto e vado a vivere all’estero.

Ecco il sogno degli italiani, martoriati dalla vita di sempre peggior qualità che il paese offre loro. Ma, soprattutto, per sfuggire alla noia di una vita senza più alcun sapore.

Ed allora l’estero assume i contorni dorati della libertà, di una vita piena, della possibilità di sfuggire alle catene nazionali. Tutto è nuovo: nuova lingua, nuove abitudini, nuovo lavoro, nuova città, nuove persone da conoscere. Finalmente si respira! Ma dove andare a vivere all’estero?

Se poi la meta è esotica si raggiunge l’orgasmo dei desideri: una vita in ciabatte, al mare, sempre al caldo. Si presume infine che in quei paesi sottosviluppati un italiano, per la sua solo presenza, riesca a risolvere tutti i problemi in un attimo e gli basterà lavorare una oretta al giorno. Il resto nell’amaca con un daiquiri in una mano e una chiappa di mulatta nell’altra.

Questo è un blog di viaggi, non di fuggiaschi all’estero. Ma viaggiando di italiani residenti se ne trovano molti e qualche osservazione su di loro e sulla loro vita è giunta anche in questo blog. Qui si parla di alcune categorie di residenti all’estero.

Vivere a Santo Domingo

Il grande sogno di moltissimi. Realizzato da molti, che poi si trovano a vivere in un paese pericoloso e maleducato, lottando per la sopravvivenza economica e rimanendo chiusi in casa (quando non sono negli ingorghi stradali) per paura delle rapine.

Vivere in Giappone

Tutt’altra cosa il Giappone, grande economia, sicurezza e gentilezza. Ma enormi problemi di comprensione non solo linguistica, ma soprattutto culturale.

E vivere in Egitto?

Qualche osservazione minuta da chi ci vive.

Uomini e donne a Tokyo

Marco Bi aggiunge un altro capitolo della sua esperienza di abitante di Tokyo: ” Uomini e donne a Tokyo “. I due precedenti articoli sono qui e qui.

I rapporti personali fra uomini e donne a Tokyo, come nelle nelle altre grandi città sono sovente caratterizzati da due elementi: gran quantità e una generale superficialità; in una metropoli di 30 e passa milioni di abitanti come Tokyo, questi aspetti sono ovviamente ben presenti.

Se si conosce la lingua, socializzare a Tokyo è relativamente facile: eventi, appuntamenti, mostre, locali notturni, amici di conoscenti, colleghi, sono tutte occasioni valide per venire in contatto con facce nuove, mentre le nuove tecnologie stanno ulteriormente oliando questo meccanismo.

Anche se la lingua giapponese fosse fuori dalla nostra portata, per la legge dei grandi numeri, di possibilità ce ne saranno sicuramente.

La facilità di conoscere persone crea una sorta di superficialità nei rapporti che si … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 30, 2020 3

Regole giapponesi

Marco Bi continua ad affascinarci con le sue analisi della società giapponese. Oggi si parla di regole giapponesi. Qui il primo articolo.

L'inchino è una delle principali regole giapponesi di educazione.

Come già osservato, il Giappone, avendo goduto di un lungo periodo di isolamento con influenze limitate dall’esterno, è riuscito a mantenere una società omogenea, che è stata un potentissimo collante per garantire l’armonia sociale all’interno del paese.

Andiamo per ordine.

In Giappone, non esiste una religione pervasiva come quella cattolica in Italia, bensì esiste una religione “leggera” come lo scintoismo (che tra l’altro non ha dogmi), la quale non insegna ciò che sia sbagliato fare (perché se no si va all’inferno), ma ciò che sia meglio fare per raggiungere una pace spirituale, ed uno di questi insegnamenti è quello di offrirsi per aiutare il prossimo, mettendo quindi il bene comune come via per raggiungere indirettamente il proprio benessere, evitando il conflitto (in estrema sintesi: “se stiamo bene … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 9, 2020 0

Vivere a Tokyo

Marco Bi, un lettore del blog, ci manda questo interessantissimo articolo sul vivere a  Tokyo, lasciandoci con la voglia di saperne di più. (qui e qui)

Il Giappone si è aperto al mondo nella seconda metà del 1800 in concomitanza con la restaurazione Meiji: fino ad allora, il paese insulare era rimasto al riparo da quasi ogni influenza che provenisse dal di fuori dei patri confini. Ciò significa che culturalmente, l’arcipelago – che rimane tutt’ora ampiamente omogeneo nella composizione della società – ha potuto proteggere la sua cultura intatta fino a relativamente poco tempo fa, rimanendo in una sorta di “medioevo” prolungato.

Non sorprende quindi che, ancora nel 2020, il Giappone conservi tratti unici, antichi, quasi mitologici, che agli occhi di un occidentale sono senza dubbio misteriosi. Come paragone basti pensare che lo sviluppo della civiltà, scienze, economia, ecc. registrato in Europa dalla fine del medioevo ai giorni … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 2, 2020 0

Cadice

Anni fa il vostro Viaggiatore Critico decise di andare a vivere a Cadice. Questa decisione fu presa per tre motivi: quello immediato fu l’ennesima lite familiare; quello di base fu l’esserci passato per caso anni prima ed esserne rimasto folgorato; quello aggiuntivo fu l’aver letto la notizia che il centro di Cadice ha il maggior numero di bar per abitante di tutta la Spagna. Ed il bar, in Spagna, è il centro del mondo, con le sue tapas.

Quindi andò a Cadice, affitto un appartamentino, comprò una bicicletta da Decatlon e visse per 100 giorni esatti in quella città. 100 perché poi si ruppe le palle e se ne andò a Montreal.

Furono 100 giorni intensi, vide e scoprì mille cose. Poté vivere faccende che aveva solo sentito dire da lontano; scoprì aspetti molto interessanti, capì una quantità di cose. Ma poi alla fine, se ne venne … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 24, 2020 0

Vivere all’estero

La globalizzazione ha vinto, siamo ormai tutti cittadini del mondo e potenzialmente liberi di andare a vivere all’estero; là dove vogliamo; ormai ci siamo spogliati delle ristrettezze dei patri confini!

Verissimo, ma dove andiamo? Chi è nato nei paesi poveri non ha dubbi! Va nei paesi ricchi. Ma chi è nato nei paesi ricchi, che fa? Il Viaggiatore Critico è una vita che si sta facendo questa domanda e non è ancora riuscito a darsi una risposta. E sta perdendo la speranza di trovarne mai una.

Vediamo i luoghi che ha preferito per vivere all’estero. La città più bella e più piacevole che abbia mai visto ha un dolce nome: Rio de Janeiro. Paesaggi stupendi, mare meraviglioso, vita frenetica, gente simpatica, un grande paese, molte cose da fare, prezzi abbordabili, non manca niente (buona cucina a parte). Il brasiliano si impara facilmente. Ma gli … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Gennaio 20, 2020 11

Gli italiani all’estero ed i turisti

Al turista italiano può capitare di incrociare, durante i propri viaggi, altri italiani che sono stabilmente residenti nel paese visitato. Questo fatto è assai probabile, dal momento che l’emigrazione italiana nel mondo è, storicamente, enorme (anche se ce ne vogliamo dimenticare, in questi periodi bui). Alcuni turisti rifuggono dall’inconro con altri italiani (sono in viaggio anche per dimenticarseli, almeno per un momento); altri, invece, amano riconoscerli e scambiarci due parole nella lingua materna.

Le due categorie, turisti e residenti, non sono molto compatibili, a dire la verità. I primi sono attratti dai residenti ed a volte ne sono addirittura affascinati: parlano la lingua locale, sanno tutto, si muovono con agilità. I residenti sono invece un po’ annoiati dai turisti che fanno sempre le stesse domande e non sanno mai niente. Li trovano fastidiosi ed impiccioni. Difficilmente verrà loro in mente di invitarli una sera a cena a casa propria. Mentre … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Luglio 22, 2019 3

Cibo di strada ad Alessandria d’Egitto

(Dal nostro corrispondente ad Alessandria d’Egitto, Giovanni Dottorini)

Alessandria è città di mare e quindi il pesce fa parte della sua arte culinaria. Ma essendo una città araba e mussulmana,  la pecora rimane il piatto principe.

Ad Alessandria sono rari i venditori di shawarma o kebab ed ormai si son rarefatti anche i carrettini lungo le strade del centro che offrono fave o ceci bolliti. I venditori li tirano su dalle caratteristiche  grandi pentole di rame stagnato, un pò affittate, a forma di grande goccia. Sono, invece, ancora numerosi i carrettini che vendono pannocchie di mais arrostite o bollite, frutta di stagione e soprattutto pane.

Il raro turista ad Alessandria troverà una miriade di piccoli negozi alimentari, ristorantini, caffè e pasticcerie tradizionali, soprattutto nella zona centrale che è la parte più tradizionale della città e dove si può ancora respirare un po’ dell’atmosfera egiziana; peccato che l’apertura di piccoli supermercati … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 6, 2018 0

Alessandria d’Egitto, abitandoci.

(Dal nostro corrispondente ad Alessandria d’Egitto, Giovanni Dottorini)

La città si sviluppa longitudinalmente per più di 20 Km, stretta tra il mare e le lagune interne del delta del Nilo. Conta, con gli agglomerati satelliti, più di 6 milioni di abitanti. E’ la capitale dell’industria petrolchimica egiziana e si vede. C’è una enorme raffineria appena fuori della città verso El Alamein con associata una laguna di fanghi rossi, mentre altre industrie petrolchimiche sono dislocate ad una ventina di chilometri sulla Desert Road che  porta al Cairo.

Le migliori spiagge (forse più belle di quelle della Sardegna) sono proprio verso El Alamein e Marsa Matruh (cioè in direzione della Libia) e quindi partono da dopo la raffineria.

Ma prima delle spiagge, appena passata la raffineria c’è una enorme discarica, gestita alla vecchia maniera,  in cui si bruciano, generalmente il giovedì ed il venerdi, enormi quantità di rifiuti. Quando … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Giugno 19, 2017 0

Dove andare a Santo Domingo?

La storia e l’architettura coloniale del centro di Santo Domingo, le spiagge (ancora) selvagge del sud, i grandi resort dove si entra e non c’e’ più bisogno di uscire, i centri del turismo sessuale, i luoghi di elezione degli italiani, quelli dei canadesi o dei francesi, anche un pò di montagna.  Per quanto piccola la Repubblica Dominicana offre una grande quantità di mete turistiche, per tutti i gusti.

La punta occidentale dell’isola è largamente occupata dai grandi resort, alberghi, villaggi turistici: Bavaro, Punta Cana, Dominicus di Bayahibe, La Romana. Ci sono addirittura due aeroporti internazionali, quello di Punta Cana è attivissimo, l’altro è alla Romana. Il complesso di Casa de Campo, vicino a La Romana credo sia uno dei più grande del mondo, certo della regione. Al di fuori degli alberghi non c’e’ molto, salvo la visita alle spiagge dell’isola di Saona. Questa si raggiunge in … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 3, 2017 3

Attrazione fatale fra dominicani ed italiani.

Ci devono essere motivi profondi che spiegano l’attrazione che quest’isola di Santo Domingo esercita sugli italiani. Di alcuni motivi, più superficiali, se ne è già parlato nel post sugli italiani a Santo Domingo . Ma non bastano le donne belle e facili,  la mancanza di un trattato di estradizione,  il clima buono, l’aria dei Caraibi, o la presenza di certe meravigliose spiagge.

Tutto ciò non è sufficente a spiegare l’icapricciamento degli italiani per questa parte d’isola condivisa dalla Repubblica Dominicana con Haiti. Vi deve essere altro.

A Santo Domingo vi e’ una quasi totale mancanza di regole. Ognuno fa quel che vuole. Le leggi sembrano essere poche,  semplici,  facilmente aggirabili e la corruzione risolve quasi tutto. La stessa applicazione delle leggi sembra essere del tutto arbitraria e soggetta agli umori della persona che la deve applicare o al clima di quel giorno. Un incubo per i ligi … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Febbraio 14, 2017 4