Categoria: In Tunisia in viaggio

Passare qualche giorno in Tunisia in viaggio è una eccellente idea. So che il turista italiano è pieno di pregiudizi nei confronti degli arabi e dei loro paesi. Una amica era convinta di non poter andare in Tunisia perchè era bionda!

La realtà è completamente diversa ed inimmaginabile. A Tunisi si trova una gioventù del tutto moderna con ragazze in gonne corte che si tengono per mano con i ragazzi. Molte donne che hanno il velo, si truccano e si vestono con grande ricercatezza. Molti tunisini non si ritengono arabi, ma berberi. Non vi è nessun sentimenti anti occidentale ed anzi gli italiani sono particolarmente ben accetti. L’epidemia che si è manifestata dapprima in Italia ha letteralmente gettato nel lutto i tunisini.

I tunisini sono gentili, disponibili, alla mano, gentili, sia pure in modo sbrigativo. Il turista italiano ci si troverà sempre a proprio agio e gli sarà facile comunicare in francese, a volte anche in un semplice italiano.

La Medina di Tunisi è un posto bellissimo, pieno di vita e relativamente poco turistico. Ci si passa una giornata con grande piacere ed in totale sicurezza. Il Mercato centrale di Tunisi è uno spettacolo di prodotti, di vita, di ambiente. Accettabilmente pulito e certamente del tutto sicuro; il turista vi si aggirerà pieno di meraviglia ed i venditori gli faranno assaggiare i loro migliori prodotti senza poi forzarli all’acquisto. Solo per dare loro il benvenuto.

In Tunisia ci sono poi le spiagge, le oasi di Tozeur e Nefta, il deserto a Douz, l’anfiteatro di El Djem, le montagne di Ain Draham, le città di Monastir, Mahdia, Bizerte.

Insomma tutto un mondo vario, interessante, accogliente, a buon mercato. Con del vino decente, una buona birra, dei cibi mediterranei che ci piaceranno.

Che si vuole di più da un viaggio in Tunisia. Ci si va facilmente in nave da diversi porti del Tirreno; con la propria macchina.

Stupefacente storia mediterranea

Il Viaggiatore Critico va spesso nella località marittima di Tabarka, nel nord della Tunisia, proprio al confine con l’Algeria. Va in un gradevole alberghetto e si aggira per le montagne retrostanti, godendo la frescura estiva, mangiando un insospettabile cinghiale pur in ambiente mussulmano e cercando oggetti artigianali nei pregiati legni della zona.

Chiacchierando con questo e con quello, si è imbattuto nella seguente curiosissima storia poi verificata su prestigiose fonti storiche quali Wikipedia.

Già subito dopo l’anno 1000 Pisa era molto attiva nei traffici marittimi e nella loro difesa contro i pirati provenienti dal nord-Africa. In una delle incursioni contro i pirati riuscì a prender possesso di porzioni di terra nell’attuale Tunisia, fino a che il bey di Tunisi, nel lontanissimo 1087, per evitare un eccessivo contatto fra i suoi sudditi e gli infedeli (per di più pisani, vedasi quel che ne pensava Dante, mica tanto tempo dopo) … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Maggio 6, 2024 2

La commedia di viaggiare su GNV, Grandi Navi Veloci.

Ho recentemente fatto due viaggi con il traghetto Majestic della compagnia Grandi Navi Veloci – GNV – da Civitavecchia a Tunisi con scalo a Palermo. Ci vogliono 27 ore, invece che una e mezzo in aereo, ma al Viaggiatore Critico piace viaggiare e quindi preferisce un viaggio lungo ad uno breve, basta che non sia a piedi o a cavallo. In entrambi i casi la partenza e l’arrivo sono stati in orario e la traversata gradevole, anche se in presenza di un po’ di mare mosso, specialmente la prima volta. In entrambi i casi ho preso una cabina con vista e bagno: essenziale, ma confortevole e comoda.

Niente da segnalare, quindi.

Se non fosse per l’equipaggio, almeno quello “alberghiero”. Con la parte “nautica” del personale il passeggero non ha contatti. Paiono tutti usciti da una opera di Eduardo De Filippo, condita da Totò e con l’aggiunta di un pizzico dei … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Settembre 16, 2019 0

L’oasi di Tozeur zoppica

Le oasi sono una delle meraviglie del mondo. Quella di Tozeur è una delle piu’ belle per dimensioni, organizzazione, storia. E’ nel sud della Tunisia. Fu citta’ romana, tappa dei commerci nord africani, citta’ medievale di primaria importanza, culla di scuole filosofiche. Ora é tappa di un turismo cialtrone e distratto che passa accanto ad un tesoro, senza nemmeno accorgersene. Fa male al cuore.

Tozeur sta sul margine di una conca. Sul fondo giace una enorme distesa di sale, il Chott el Djerid, altra meraviglia da visitare con raccoglimento. L’acqua, proveniente dalle montagne dell’Atlante sgorga sul lato della conca e, prima di finire sul fondo salato, da vita all’imponente palmeto di Tozeur: 1000 ettari con 400.000 alberi.

Il contrasto fra i dintorni montuosi e riarsi o con il Chott piatto e bianco di sale, é scioccante. La macchia del verde dell’oasi é una gioia per gli occhi. Passeggiare fra le … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Giugno 10, 2019 0

Il turista e il Ramadan

Immaginate una nazione  intera, dai ragazzi ai vecchi, nessunissimo escluso. Tutti seduti al tavolo, allo stesso momento, con gli occhi fissi alla televisione che emette su tutti i canali lo stesso programma religioso. Davanti ad ognuno di loro c’è un piattino con tre datteri, una ciotola con una zuppa, un bicchiere con acqua, latte, succo di frutta.

Stanno lì seduti, immobili, con lo sguardo stralunato, le labbra tese, l’aspetto abbattuto. Aspettano per lunghi minuti, i più sconsiderati sono lì da mezz’ora, accarezzando di sottecchi i datteri.

Poi il prete dice qualcosa e, nello stesso istante, milioni di persone bevono un sorso di liquido e mettono in bocca il primo dattero. Milioni di datteri ingurgitati all’unisono. La sinfonia del dattero deglutito.

Siamo nel mese di Ramadan. I musulmani digiunano dal levarsi del sole al suo tramonto e questi precisi istanti sono comunicati dall’Iman, non sono affidati al poco certo criterio di … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Maggio 27, 2019 0

Il meraviglioso mercato di Tunisi

Son capitato al mercato alimentare di Tunisi e mi è piaciuto talmente tanto che ci son tornato quasi tutti i giorni che ho passato in città. Anche ora, all’idea di quel mercato, mi viene il sorriso sulle labbra. Che bellezza!

Sta a poche decine di metri dalla principale Avenue Bourguiba, vicino alla Medina ed accanto alla piazza della Porta di Francia, anche se non si capisce che c’entrino i francesi qua, sempre invadenti. E’ quindi centralissimo, in un quartiere abbastanza convulso. L’edificio da fuori è del tutto anonimo, ad un solo piano. Ma all’interno si scoprono scorci anche gradevoli, bei soffiti, piacevoli sistemi di copertura leggera nella parte degli ortaggi. Pur essendo affollato non ho mai avuto l’impressione della calca, dell’estrema ristrettezza degli spazi, del soffocamento da ingorgo.

Vi si trovano tutti i tipi di cibo.

E’ un mercato come tanti altri, ma ha un insieme di caratteristiche che … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 29, 2019 0

Un paese pasoliniano

Nelle periferie delle città, nei paesi tunisini ritrovo volti ed atmosfere dei sottoproletari pasoliniani; dei suoi ragazzi di borgata.
C’erano stati i poveri ma belli della primssima commedia all’italiana; i successivi personaggi pasoliniani erano sì poveri, ma anche brutti, viziosi, tamarri, sfrontati, obliqui, dall’animo a volte oscuro. Come quello che, forse, lo uccise.

Ritrovo con emozione e grande empatia quei volti, quei corpi spigolosi e non armonici in Tunisia, in quelle torme di giovani che affollano ogni angolo; là dove in Italia non troveremmo che vecchi lamentosi. Qua invece la vita pulsa con dolorosa forza.

Mi trovo bene in questi posti; dopo tutto il male che ho detto di Marocco ed Egitto, la Tunisia mi riconcilia con il popolo arabo. Vi si respira un’aria leggera, pulsante, vitale pur nell’evidente e diffusa miseria e nel sudicio disordine che regna sovrano.

Molte le ragazze senza velo, a gruppetti sedute al bar, … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 16, 2019 1

Mercati mondiali

Il Viaggiatore Critico ha notato, come avranno fatto in molti, la profonda modificazione che hanno avuto certi mercati alimentari delle grande città. Quegli edifici, spesso di architettura elegante e leggera, fatti di ferro, ai tempi della Torre Eiffel; oppure di nervature di cemento, se più recenti. Posti sempre nelle zone centrali delle città dove il popolo andava a rifornirsi di verdura, frutte, grani e, quando possibile, carne e pesce.  Luoghi in antico pieni di confusione, spesso di sporcizia, di gente di bassa lega. Sembrava veramente di essere al mercato. Io li visito spesso, mi piacciono e mi piace vedere la verdura esposta: da un sacco di informazioni sulla città.

Poi sono arrivati gli urbanisti, gli architetti, gli assessori, gli imprenditori. In poche parola: la turistificazione. Probabilmente il primo caso è stato Les Halles di Parigi, poi hanno seguito tutti gli altri.  Cosa sono diventati?

In quasi tutti i casi … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Marzo 7, 2016 0