Categoria: Azzorre

Le Azzorre sono una di quelle destinazioni turistiche che sono più mitiche che reali: molti ne parlano, ma pochi ci vanno. Le vicine Canarie spadroneggiano e lasciano le Azzorre in un limbo nebbioso frequentato solo da pochi affezionati o da velisti transatlantici. Almeno per quamto riguarda il pubblico italiano.

I motivi sono facilmente spiegati nei vari post che il Viaggiatore critico ha dedicato, anni fa, a queste isole.

Un clima fresco, umido, ventoso e nebbioso non facilita le cose. Una certa mancanza di luoghi od attività che veramente siano interessanti è un altro punto a sfavore. Gli abitanti delle Azzorre, del resto, non sembrano nè particolarmente ospitali, nè di carattere aperto ed allegro; vanno, anzi, abbastanza sul triste. Gli spostamenti fra le isole non sono semplici e spesso sono cari. Anche arrivare alle Azzorre è mediamente molto più caro che arrivare alle Canarie.

Non c’e’ stato nessun sfruttamente turistico intensivo delle Azzorre come è avvenuto per le Canarie. Questo è certamente un bene, ma il turista si trova poi assai spaesato e non sa cosa ci è venuto a fare, su queste isole.

Un viaggio alle Azzorre resta quindi una esperienza curiosa, che permetterà di osservare dei paesaggi insoliti e bucolici e degli strani borghi persi nell’ostilità dell’Oceano Atlantico. Probabilmente il visitatore non riuscirà a togliersi di dosso la sensazione di inutilità del suo viaggio. Belle passeggiate nell’isola di Flores, con le sue strane abitudini; meraviglia per il vulcano  dell’isolatissima Corvo; un pò di vita cittadina a Terceira; i velieri di Faial.

Ma è troppo poco per voler tornare in queste deludenti isole delle Azzorre.

 

Lo straordinario volo 236 di Air Transat

Questa è una fantastica storia di un volo di un aereo passeggeri in cui cialtroneria e genialità si mescolano indissolubilmente, con un susseguirsi incredibile di colpi di scena.

La storia si svolse il 24 agosto 2001 e durò esattamente 102 minuti. Il volo era il numero 236 di Air Transat da Toronto a Lisbona, con 306 persone a bordo. Air Transat è la “compagnia di bandiera” del Quebec ed è un orgoglio nazionale per il popolo Quebecois alla perenne ricerca di elementi nazionalisti che lo differenzino dall’odiato popolo fratello degli anglofoni del Canada. Dopo questa vicenda il pilota è diventato un eroe nazionale e la compagnia è ancora più saldamente ancorata nei cuori dei Quebecois. Sulla vicenda è stato realizzato un film, sfortunatamente assai mediocre, ma che ha avuto grande successo in Quebec.

Ecco la storia.

Alcuni giorni prima del volo in questione, un motore di quell’aereo era stato … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Luglio 1, 2019 0

Arcadia di terza scelta.

Ho il biglietto in tasca e sto per partire dalle Azzorre per andare a Lisbona. Sto accorciando il viaggio di una decina abbondante di giorni, rispetto al tempo che avevo previsto, e ciò non è affatto un buon segnale. In più, son contento di andarmene e questo è un segnale ancora peggiore. Evidentemente le cose non sono andate come avrei voluto.

Dopo più di un mese che sono qua posso fare un bilancio del viaggio, con un risultato generale piuttosto modesto, un pò deludente. Alle Azzorre ho trovato paesaggi belli, ne ho parlato molto, ma che non mi hanno veramente entusiasmato. Tutto molto bucolico, ma, alla fine, ripetitivo, ovvio, anche un pò stantio. Il mare pur sempre presente è veramente poco importante, e questo è un gran peccato.

E’ la gente delle Azzorre, il punto dolente. Gentili, di quella gentilezza ruvida tipica dei montanari, ma chiusi, veri … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 17, 2010 6

Elegia triste per la Macaronesia

Nebbia e tristezza vagano sulla Macaronesia,

il settimo continente, il più nuovo.

Nato dal fuoco e dal mare, là dove l’Atlantico si apre,

allontanando l’Africa dall’America; aumentando le distanze, accrescendo le solitudini.

Azzorre, Madeira, Porto santi, Canarie, Capo Verde, mi piace aggiungerci Sao Tomé.

Isole nere e rosse di roccia vulcanica; l’estremo verdore delle Azzorre e di Sao Tomé controcanta l’aridità di Capo Verde.

Solo le isole più antiche, Porto Santo, Boa Vista si distendono in pianori sabbiosi e chiari.

Delle Canarie non so, le altre 21 isole sono 21 universi diversi per dialetto, storia e caratteristiche. Universi minuscoli ma completi. Soprattutto complessi.

La natura spadroneggia, il mare è nemico, l’uomo si adatta, se può; se non può, fugge (se ce la fa, più spesso crepava). L’uomo ce lo hanno portato a forza di armi o di miseria o di inganni.  Dall’… Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 15, 2010 0

Roba da Flores

Flores è una strana isola su cui avvengono strane cose. Eccone alcune, raccolte nei pochi giorni della mia permanenza:

Linda e il cellulare. Viaggiando in aereo (e non in barca!!) da Corvo a Flores (Azzorre) avevo tirato fuori di tasca il cellulare, per spengerlo, e lo avevo posato sul sedile, vuoto, a fianco. Al momento di arrivare, mi sono alzato dal mio posto e sono sceso dall’aereo senza pensare a prenderlo. Dall’aeroporto avevo preso un taxi per andare in un B&B ad una ventina di km, sull’altro lato dell’isola. Solo a sera tardi mi accorgo della mancanza del cellulare. La mattina dopo, vado di buona lena nel negozio accanto che fa anche da posto telefonico pubblico, per chiamare gli oggetti smarriti della compagnia aerea, in verità con poche speranze. Mentre sto lì con la proprietaria, signora Linda, a cercare il numero sull’elenco, arriva una telefonata dal capo dell’aeroporto … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 11, 2010 1

Datemi un consiglio!!! e le migliori foto di Flores.

A me questa isola di Flores comincia a venirmi sulle palle. Ma ho ancora del tempo, non è il momento di tornare a casa.

Mi ispiro a ciò che disse Lenin dopo la fallita rivoluzione dei decembristi: Sto dielat? Che fare? Io dico : Che faccio? Tornare a Firenze? Cambiare isola (ne ho viste finora 3 su 9)? Andare alle Canarie o a Madeira? Andare a Barcellona? Rintanarmi qui per 15 giorni a baloccarmi sul web? Andare in Canada, come ho voglia di fare da tempo?

Mandatemi il vostro parere entro domani, giovedi a mezzanotte. Deciderò in base alla maggioranza dei pareri.

Due giorni dopo:

Non molti i voti per il referendum sul destino del mio viaggio, ed anche un po’ sadici. Ilaria vuole che visiti tutte le isole, se fossero mille mi ci vorrebbe tutta la vita. Eppoi cominciao a venirmi già a noia, ha senso … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 11, 2010 4

Cara, mare o monti quest’anno? Azzorre!!

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Son poi riuscito a partire da Corvo ed ora sono a Flores ed ho anche mangiato un pò di lattuga e frutta, allontanando lo scorbuto. Com’è quest’isola?

Prendete un pezzo di Trentino di 50 anni fa. Con tutti i suoi pascoli, le mucchine, i loro campanacci ed i tozzi montanari che vanno nei pascoli per mungerle a mano trasportando i bidoni di latta argentea. Le minuscole stradine serpeggiano fra muretti a secco collegando minuscole frazioni di poche decine di persone con la loro chiesetta, nè moderna, nè antica. MOlte case sono in avanzato stato di abbandono, due barrucci tristi. Vita parca, parchissima, anche se nessuno è povero. Boschetti qua e là, a momenti dolci declivi, a volte valli strette e scoscese a volte delle rocce strampiombanti. Tutto molto verde, vegetazione amichevole, folta, ma non aggressiva. Chiocce liberovaganti con torma di pulcini appresso.

Prendete questo pezzo di Trentino, dicevo, e mettetelo … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 8, 2010 2

Il vento e la paura.

Ieri non c’e’ stato niente da fare, sono ancora a Corvo e sempre senza frutta e verdura. Azzorre! Non mi era mai successo, in vita mia, di ansiare una foglia di lattuga, come l’ultima delle chiocciole.

 

E’ che qui impera la natura. La Natura a me, mi fa paura. E’ infatti una cosa che sta dappertutta ed è fatta da un sacco di cose diverse, mediamente contrarie alla tua tranquillità. Se non chiudessi la porta, la sera, te la ritroveresti nel letto. Ali, insetti, raggi brucianti, schizzi di vario tipo, temperature estreme, spine, denti di animali, umidità soffocante, lotta accanita su ogni spazio, agguati da tutte le parti, onde e rocce appuntite, salite e discese, dirupi mortali, erbe e meduse urticanti, pietre scivolose e dune mobili, frane, smottamenti e valanghe, acqua dappertutto o mancanza assoluta d’acqua, polvere negli occhi e frasche in faccia, fame, sete e virus poliedrici … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 6, 2010 2

Addio a Corvo?

Stanotte il tempo è cambiato e da un ventaccio caldo da sud si è passati ad un ventaccio freddo da nord-est, assai cangiante. Siamo anche nella nebbia. Quindi l’aereo che vorrei prendere per tornare a Flores è di arrivo incerto. Sto aspettando notizie. Aereo, perchè di mare, basta, ho gia dato.

Ieri ho finalmente potuto dare un minimo di risposta alle domande che mi facevo nel post dell’invettiva per Corvo.  Le Azzorre furono ufficialmente scoperte (ci tornerò sul tema) nel 1452 circa. A Corvo furono fatti alcuni tentativi, abortiti, di popolamento umano; ma fu solo nel 1548, un secolo dopo, che si riuscì ad impiantarci quella ventina di coppie di contadini. Ebbene, erano schiavi (bianchi?) provenienti dall’altro arcipelago atlantico in mano ai Portoghesi: Capo Verde e precisamente dall’isola di Sant’Antao, l’unica minimamente agricola. Solo in seguito vennero a Corvo anche persone libere.

La terra dell’isola di Corvo fu … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 5, 2010 2

Storie di Corvo

Sono sull’orlo dello scorbuto. Tutte le mattine, prima di andare in spiaggia o a caminare sul monte (al sole fa calduccio), passo dall’unica bottega di questa Vila do Corvo per comprarmi di che mangiare a mezzodì. Vorrei un bel panino con il prosciutto, uno yogurt, un bel grappolo d’uva, soprattutto. Ebbene, causa logistica azzorriana confusa e mare cattivo, non c’e’ niente di fresco. Son rimaste solo due mortadelle, di quelle cattive. Scarseggiano anche i prodotti in scatola e i congelati. Abbondanza solo di detersivi. Oggi sarebbe anche arrivata una navicella da Flores, ma la nave grande che viene dal continente non è potuta arrivare a Flores e quindi niente prodotti freschi, ormai mancanti da più di 15 giorni, mi dicono. La navicella è ripartita con alcuni vitelli, vivi, per il macello di Flores.

Ma questa non è l’unica cosa straordinaria di questo paese.

Il problema del fornaio e del Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Novembre 3, 2010 3