La spiaggia di Cofete
È uno dei luoghi più drammatici, inospitali, intimamente deserti che abbia visto. Rifiuta la vita, la scaccia, fa parte di un mondo dove l’umanità non è ben accetta. Strane e luttuose storie vi si intrecciano.
La zona è molto arida, pochi cespugli cercano di sopravvivere ai freddi, continui ed impetuosi venti atlantici. Su quelle pendici, fra quei dirupi brucano delle capre selvatiche ed assetate.
L’isola di Madeira
E’ probabilmente un caso raro, l’isola di Madeira, se non unico, fra le grandi destinazioni turistiche nel mondo intero. A Madeira i portoghesi sono riusciti a fare un piccolo miracolo, al contrario del casino che hanno fatto gli spagnoli alle Canarie.
Madeira accoglie turisti da fine ‘800. Vi andò in esilio l’ultimo Imperatore di Austria-Ungheria, per dire che livello di persone la frequentavano, spesso arrivando con i loro yatchs lussuosi. Poi è divenuta una meta soprattutto per gli inglesi, e lo è ancora oggi. I rapporti fra l’Inghilterra e il Portogallo sono sempre stati molto intensi, tanto che il secondo è stato, per un certo tempo, una specie di colonia della prima. Gl inglesi consumavano enormi quantità del vino di Porto; era per loro essenziale mantenere i canali commerciali e diplomatici permanentemente aperti e finirono per trasformare il Portogallo in una spedie di protettorato. In questo clima di semi-annessione … Continua a leggere...
Foto di Fuerteventura
Maggio 5, 2014Ancora su Fuerteventura
Ma Fuerteventura non è solo la costa (di cui parlo nel post precedente), vi è anche un interno che può presentare alcuni aspetti interessanti. Vi è la zona dei vulcani, a nord, intorno a Lajares; o il borgo, anche se un po’ fittizio, di Betencuria; il desolato Malpais fra Antigua e Pozo Negro con la nera valle di lava. A Pozo Negro si visitano gli unici resti un pò consistenti dei Guanci, gli antichi abitatori berberi delle Canarie, rapidamente sterminati dagli spagnoli; fu una prova generale di quello che avrebbero fatto pochi anni dopo nelle Americhe.
Non c’e’ molto, ma con una macchina si possono fare dei giri certo più interessanti della frequentazione delle colonie turistiche della costa che guarda l’Africa.
Ho, invece, trovato molto interessante l’agricoltura di Fuerteventura, quella storica, dal momento che quella attuale è ormai ridotta a quasi niente. Spianavano delle porzioni di terreno e … Continua a leggere...
Fuerteventura, Canarie, un grande si, ma con molte condizioni.
Interessantissimo questo viaggio fatto con Alessandro Vergari a Fuerteventura, isola delle Canarie. Lui è una guida e ci andava a preparare un trekking per Walden – Viaggi a piedi e mi ha portato con sè.
L’isola (lunga 100 km e larga 30) corre parallela alla costa africana, ad un centinaio di km di distanza. I due lati dell’isola, quello che guarda l’Africa e quello che guarda l’Oceano sono completamente diversi, soprattutto dal punto di vista turistico. La parte africana, di mare più calmo, è un incubo di complessi residenziali ed alberghieri. Decine di chilometri di costruzioni, muraglie di finestre e balconcini, enormi scacchieri di quartieri residenziali. Un impiego spropositato di capitali, un uso sfrenato del suolo, la costituzione di una comunità vastissima dedicata alle vacanze, soprattutto invernali, degli europei. Enormi problemi di acqua, visto che l’isola è molto arida. Un’economia molto movimentata ma instabile, totalmente dipendente dalle mode turistiche, dagli … Continua a leggere...
Elegia triste per la Macaronesia
Nebbia e tristezza vagano sulla Macaronesia,
il settimo continente, il più nuovo.
Nato dal fuoco e dal mare, là dove l’Atlantico si apre,
allontanando l’Africa dall’America; aumentando le distanze, accrescendo le solitudini.
Azzorre, Madeira, Porto santi, Canarie, Capo Verde, mi piace aggiungerci Sao Tomé.
Isole nere e rosse di roccia vulcanica; l’estremo verdore delle Azzorre e di Sao Tomé controcanta l’aridità di Capo Verde.
Solo le isole più antiche, Porto Santo, Boa Vista si distendono in pianori sabbiosi e chiari.
Delle Canarie non so, le altre 21 isole sono 21 universi diversi per dialetto, storia e caratteristiche. Universi minuscoli ma completi. Soprattutto complessi.
La natura spadroneggia, il mare è nemico, l’uomo si adatta, se può; se non può, fugge (se ce la fa, più spesso crepava). L’uomo ce lo hanno portato a forza di armi o di miseria o di inganni. Dall’… Continua a leggere...