Categoria: In Spagna per turismo

Il viaggio in Spagna per turismo è uno dei grando classici degli italiani. E’ vicino, costa il giusto, la lingua è come l’italiano, basta aggiungerci una esse finale (così credon tutti). Ma soprattutto il turista italiano è profondamente convinto che gli spagnoli siano simpatici, cordiali, allegri, casinisti, buontemponi. Insomma, la vacanza in Spagna è vacanza due volte: prima perchè è vacanza, seconda perchè gli spagnoli sono già perennemente in vacanza. E quindi tutti vanno in Spagna.

La realtà è, ovviamente, molto diversa. La Spagna ha subito uno sviluppo turistico rapidissimo e incontenibile. La costa mediterranea e le Canarie sono state completamente stravolte dal cemento, in pochissimi decenni. Gli investiment sono stati anche, palesemente, dovuti alle mafie mondiali ed al riciclaggio. Enormi complessi residenziali sono stati realizzati e molti sono stati travolti dalla crise del 2008, restando invenduti e rapidamente abbandonati all’incuria.

Una delle mete preferite è Barcellona. Una città che si sta rivoltando alla turistificazione imperante e che non ne può più dell’aumento degli affitti causati da Airbnb. Le celebri Ramblas sono ormai una fiera paesana, piena di bancarelle e di venditori ambulanti di tutto. Il quartiere di Barceloneta è un mangimificio; il barrio gotico è fasullissmo.

Altra meta tipica è l’Andalusia dove le compagnie low cost vanno a pochi euro. Luoghi snaturati, sovraffollati, iperturistificati. Spesso insopportabili. Restano ancorate nella tradizione popolari certe feste ancora molto sentite dalla popolazione e, per questo motivo, non troppo inquinate dal turista di rapina: il pellegrinaggio del Rocio, la Feria di Sevilla, il festival del flamenco di Jerez, naturalmente la corrida. Ma son cose degli spagn0li, a noi non dicono poi molto.

Lo stesso Cammino di Santiago è un fiume di gente inarrestabile; un grande affare economico.

Andare per turismo in Spagna resta molto interessante, ma bisogna scegliere bene i luoghi: la Spagna profonda, la Galicia, l’Extremadura, gli aridi spazi della Castilla. Lì vale la pena di andare e passare il proprio tempo nei bar a mangiare tapas.  Oppure a Melilla, a Cadice, stranamente meno frequentata.

El Jamon, il famoso prosciutto spagnolo

Il prodotto gastronomico più apprezzato dagli spagnoli è certissimamente El Jamon, il famoso prosciutto. Ad uno spagnolo potete offendere la mamma senza troppe conseguenze, ma provatevi a dire che il loro prosciutto non è buono e vi impiccheranno su un rogo. E’ il cibo principe dei loro giri per tapas.

Ma deve essere il loro perchè, ad esempio, il nostro non gli piace. Certo è che i due prodotti sono abbastanza diversi. Ho studiato un pò il problema e sono arrivato a delle conclusioni che espongo.

El jamon è, in generale il prosciutto. La paleta è la spalla. Il prosciutto crudo si chiama Jamon Serrano, quello cotto è El Jamon de York, anche chiamato in altri modi.

El Jamon Serrano può provenire da due tipi molto diversi di maiale: o dal comune maiale rosa (blanco lo chiamano loro), industriale, o da una antica razza locale di … Continua a leggere...

Di ilviaggiatorecritico Aprile 16, 2014 9

Barcellona, no!!!!

La Sagrada Familia
Date retta a un bischero, che sarei io. Non andate a Barcellona, ci perdete del tempo e dei soldi. Se vi piace la Spagna è inutile andare a Barcellona, cosiccome è inutile andare in Svizzera se amate il mare. L’ultima volta c’ero passato che Franco andava ancora garrotando gli oppositori. Poi l’avevo frequentata con piacere attraverso i libri di Vasquez Montalban e del suo commissario Carvalho. Ci son quindi voluto tornare per una quindicina di giorni. Ma è stato un errore. Città che non offre nulla, se non torme di turisti per lo più italiani che fanno inutili vasche su e giù per le Ramblas, fra chioschi di bandiere del Barça e venditori arabi di giochini luminosi. Lo squallore estremo.
Città evidentemente ricchissima da molto tempo, ha aumentato la sua fortuna grazie alla industrializzazione del dopo guerra che ha richiamato un gran numero di poverissimi immigrati andalusi
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Di ilviaggiatorecritico Marzo 20, 2011 5