Monti Tatra, alti e bassi
Dopo anni che me lo ripromettevo, sono finalmente riuscito ad andare sui Monti Tatra fra la Slovacchia e l’estremità meridionale della Polonia. La città più nota della zona è Zakopane, sul lato polacco della catena.
Propio sul confine fra i due stati c’e’ la catena degli Alti Tatra. E’ una vera e proria catena alpina con montagne di nuda e grigia roccia superiori ai 2.500 metri, rivestite, più in basso, da imponenti foreste di conifere e faggi. Il problema sta nel fatto che tutta la catena montuosa è lunga, da un capo all’altro, solo una quarantina di chilometri. Insomma delle Alpi tascabili; ovverosia qualche montagna in fila, semplicemente.
Tutto ciò potrebbe anche esser carino se non fosse per il fatto che questa catenina montagnosina è l’unica per una bella fetta di europei: polacchi, slovacchi, ungheresi, ucraini, russi, cechi ed anche per i vecchi viennesi dei tempi dell’Impero. Da … Continua a leggere...
Le crociere sul Danubio
Non solo le famigerate crociere caraibiche, o le carissime crociere patagoniche, quelle invernali a Capo Nord o quelle archeologiche sul Nilo. Vi sono anche le crociere sul Danubio, a conferma che alla gente piace stare seduti sul ponte di una nave e vedere il mondo che gli passa accanto.
Le crociere sul Danubio si fanno su delle chiatte: imbarcazioni molto lunghe e con i bordi molto bassi (tanto non ci sono onde), strette (devono entrare negli angusti bacini delle numerose chiuse che permettono di superare i dislivelli del fiume), leggere (il pescaggio deve essere modesto a causa dei fondali a volte bassi), lussuose (i clienti sono soprattutto pensionati teutonici, i quali amano le comodità e non difettano di liquidità).
Il Danubio comincia ad essere navigabile, per queste navi, da Passau, al confine fra Germania ed Austria; da qui partono le crociere. Parte da passau anche la ciclovia … Continua a leggere...
La ciclovia del Danubio.
E’ probabilmente la pista ciclabile più nota al mondo. Detta in tedesco Donau-Radweg. Va dalla Germania al Mar Nero, devono essere un paio di migliaia di chilometri. Il cuore della ciclovia è il tratto da Passau (al confine fra Austria e Germania) a Vienna. Qua vi transitano più di 50.000 persone l’anno.
Il Viaggiatore Critico ha percorso circa 800 chilometri (comprese deviazioni ed errori) fra Ratisbona in Germania e Bratislava in Slovacchia. Tre paesi, due capitali, una decina di giorni, un attacco di diarrea, un piccolo ictus cerebrale dopo uno sforzo colossale. Non male. Lo sforzo colossale dovuto a un sentiero montano percorso con la bicletta sulla spalla per non aver voluto seguire la segnaletica. E di corsa, perche ero in trance agonistica. Poi una bella birra gelata.
Assolutamente da evitare il tratto tedesco: fa proprio schifo. Segnaletica scarsa, contraddittoria, fuorviante. Mancanza totale di fontanelle o di punti dove … Continua a leggere...