Dubbi, forse che…..

Dicembre 10, 2010 5 Di ilviaggiatorecritico

Questo paese non fa per me.

Entriamo nel negozio di un distributore di benzina, unici clienti. Parliamo fra di noi su quello che vogliamo comprare. La cassiera ci zittisce perchè con le nostre voci troppo alte (!) le impediamo di concentrarsi sui conti.

Sul bus cittadino nessuno parla al cellulare. Se chiamati dicono: “Sono sul bus, non posso parlare, ti richiamo dopo”. Stanno tutti zitti, anche se sono in compagnia. Silenzio catacombale, meno male che il bus sferraglia.

Passo accanto ad un furgone delle consegne del pane. L’autista è dentro al negozio con le sue scatole di pane ed ha lasciato la porta del mezzo aperta. Ci butto un occhio dentro per vedere che pane consegna. Igor mi trascina via spiegandomi che non sta bene ficcare il naso nei furgoni altrui. In un bar entra un tipo con un cane simpatico, gli fischietto. Mi dicono che nei bar non si fischia.

Parliamo un’ora con la responsabile delle vendite di una impresa produttrice di torba. In tutto il tempo gli sfuggono solo due mezzi sorrisetti. Il resto, la stessa espressività di una pietra tombale.

In un bar dico che non importa che mi dia il resto, di pochissimi spiccioli. La tipa mi risponde che non ha bisogno dei miei soldi e insiste nel darmeli. Igor, sempre lui, mi critica un pò perchè guardo troppo in volto le persone che incrociamo per strada. Dice che in Ucraina non si fa.

Anche nei luoghi molto affollati non vi è nessun clamore, nessuno ride, nessuno scherza, nessuno si chiama, nessuno s’incazza. I bambini sembrano non esistere.

Mi chiedo se non avrei fatto meglio ad andare in Brasile.