Turismo remoto in Russia

Turismo remoto in Russia

Giugno 25, 2019 0 Di ilviaggiatorecritico

Luoghi meravigliosi. Tutte le foto sono tratte dal sito di Russia Trekking.

In realtà il turismo tocca solo una minuscola parte del mondo. Cioè, quasi tutti i turisti finiscono per visitare un limitato numero di località, affollandole e rendendo la vita impossibile agli abitanti e a loro stessi. Ed invece ci sarebbero mille altri luoghi dove passare delle belle vacanze, secondo i gusti di ognuno.

Ci sono anche dei luoghi nei quali il turismo quasi non esiste non solo perchè sono destinazioni a cui nessuno ha mai pensato, ma anche perché è troppo difficile (e quindi caro ) andarci. Ma dal momento che dei viaggi impossibili fanno molto status sociale, ecco che ci sono delle agenzie che li organizzano. La destinazione più emblematica, in questa categoria, è il Polo Nord. Ma anche l’estremo nord del Canada non scherza in quanto a difficoltà logistiche, a distanze, a estrema lontananza da tutto. Oppure le crociere patagoniche e verso l’Antartide.

Ho trovato una agenzia russa specializzata in questi viaggi dissennati, ma, devo dire, affascinanti. Si chiama Russia Trekking, non ha niente a che vedere con il trekking e propone un catalogo che mi ha lasciato sbalordito. Ho visto anche dei filmati, alla fiera di Rimini di due anni fa che mi hanno riempito di meraviglia.

Vanno in luoghi che la stragrande maggioranza delle persone non sanno nemmeno che esistono, oppure li hanno scoperti giocando a Risiko. La Kamchatka, ad esempio. O l’isola di Wrangler, che sta oltre lo stretto di Bering. Oppure una serie di parchi naturali persi nelle sconfinatezze sconosciute della Siberia.

I grandi elicotteri con cui i turisti e gli assistenti si spostano.

I viaggi che questa agenzia popone partono da Mosca. Con un volo interno si attraversa la Grande Madre Russia arrivando in Siberia o al margine estremo del continente, verso il Giappone. A quel punto si prende un grosso elicottero, noleggiato dalla spedizione, tipo Vietnam o Afganistan, e si fanno dalle due alle tre ore di volo. In certo casi il pilota si discosta dalla rotta più corta per permettere ai turisti di vedere dall’alto dei paesaggi particolarmente spettacolari: delle montagne, dei vulcani, dei laghi. Va da se che il coso di un minuto di volo d questi elicotteri è esorbitante.

Si giunge infine ad un campo base; tutti scendono, si scarica il materiale e si parte. Il gruppo dei turisti è di 6 – 8 persone che hanno a loro disposizione un interprete, un capo gita ed alcuni assistenti. Nei parchi nazionali si aggiungono anche i Guardiaparchi chiamati, chissà perché, “Rangers”. Circa una persona di “equipaggio” per ogni turista. E’ una specie di spedizione come quella di Livingstone in Africa, due secoli fa.

Il mezzo di locomozione può essere il catamarano gonfiabile, se si fa rafting; l’hovercraft se si va sui laghi; il quad se è su terreno solido; la motoslitta se si è d’inverno. Si tratta, ad ogni modo, di mezzi a motore, molto rumorosi, terribilmente “hard” ed invasivi. E ciò nonostante che l’agenzia che organizza queste faccende si chiami, in modo del tutto inopportuno, Russia Trekking. A sera il gruppo si ferma e mentre il personale prepara il campo, i turisti vanno a pescare in quelle acque fuori dal mondo dei bellissimi pesci che vengono arrostiti per cena. Quindi non solo si invade con i mezzi meccanici quella natura fuori dal mondo, ma si uccide quel che si arriva ad uccidere. (Esattamente come succede nel Nord del Canada).  Dopo una settimana si arriva a destinazione, dove si ritrova l’elicottero e si intraprende il viaggio di ritorno.

Tutti i viaggi, o quasi, si svolgono in totale autonomia, trattandosi di luoghi assolutamente disabitati. Pare impossibile, ma ci sono acora molti posti al mondo così totalmente disabitati. Nel sito e sulle brochures viene ripetuto più volte che i primi villaggi si trovano a centinaia di km di distanza. Non ci sono strade, non c’e’ niente; solo la natura come prima che l’uomo venisse a disturbare. La spedizione ha sempre con sè dei telefoni satellitari per le emergenze. Una volta chiamato, l’elicottero arriva prontamente.

I prezzi di questi viaggi si sanno solo su richiesta, ma alla Fiera di Rimini mi tirarono fuori cifre da decine di migliaia di euro a persona, a viaggio. E non potrebbe essere diversamente con una logistica così complicata. Ci si rivolge, evidentemente, ad un pubblica di altissimo livello economico. Mi chiedo perchè non facciano delle versioni “leggere” degli stessi viaggi per captare quelli che non si possono permettere l’elicottero, ma andrebbero anche a piedi. Prenderebbero meno soldi, ma forse vedrebbero più clienti.

I video e le foto che ho visto sono impressionanti. Luoghi e paesaggi di una bellezza straordinaria. Montagne, foreste, fiumi e laghi come i sogni non arrivano ad immaginare. Tutti posti freddi, con quelle caratteristiche atmosfere da grande nord. Fauna a volontà.

Sono viaggi simili a quello che feci in Amazzonia, in contesto climatico ed umano differente. Ma io me lo feci a piedi, non in elicottero e quad. E mi costò niente, a parte, quasi, la vita.

Che dire? Impressioni contrastanti.

Da un lato lo stupore per la bellezza e l’estrema lontananza di quei luoghi. Dall’altro il fastidio per una penetrazione così rumorosa, meccanizzata, invasiva, mortifera. Poi l’aspetto molto upper class a causa dei prezzi altissimi. Ancora, la curiosa similitudine con lo stile dei viaggi di caccia e pesca nel nord del Canada, pur molto più abitato ed organizzato.

Ed infine una speranza: sarà possibile che questi luoghi così remoti possano accogliere un turismo rispettoso della natura a prezzi democratici? Sono pessimista: ancora una volta il grande dilemma del turismo fra diritto alla conoscenza e sfruttamento perverso delle risorse….