Ho viaggiato, mi sono spostato, sono andato in giro, mi sono sbattuto qua e là. Per tutta una vita. Per lavoro, per piacere, per bisogno, per cercar di vivere, una volta per cercar di morire, perchè fa parte di me.
E allora mi son detto che forse valeva la pena di raccontare come mi sono sembrati i posti, così chi pensa di andarci ha una informazione in più. E magari deciderà di non andarci.
Ma informazione vera, nessuno mi paga. Ed informazione critica, se no che informazione è?
Gentile Amico,
torno a disturbarla per avere brevi chiarimenti a proposito di una possibile destinazione…definitiva.
Qualche tempo fa ero ricorso alla sua esperienza, non solo geografica, ma anche antropologica, circa un’eventuale luogo di residenza all’’estero. Cortesemente lei mi ha ragguagliato sul Portogallo, Madeira in primis, ed ha anche accennato alle Canarie, con tutte le contingenze del caso, come possibilità. Non sono ancora partito per fare i sopralluoghi, che ovviamente mi ha consigliato, per via della perdurante situazione. Ma siamo prossimi ad iniziare.
Tuttavia avevo omesso di chiederle lumi su Capo Verde, che ritengo possa anche risultare interessante per i pensionati, almeno sotto il profilo economico.
Ho letto sul suo Blog che lei è vissuto lì. Potrebbe farmi sapere se rappresenta un’opportunità da tenere in considerazione, o il Portogallo, nel complesso, coniuga meglio le varie esigenze.
La ringrazio moltissimo e resto in attesa – quando vorrà e potrà – di un suo giudizio.
Con i più cordiali saluti
Walter
No, Capo Verde glielo sconsiglio proprio. E’ un posto mediamente abbastanza pericoloso, bisogna stare attenti. La capitale lo è ancora di più, il livello dei servizi è bassino. Temo che quelli sanitari non siano migliori. Nelle altre isole c’e’ ben poco da fare. Il creolo che parlano è assai difficile.
Capo Verde può andar bene ed anche molto bene per una vacanza spartana e sportiva. Oppure per andare nei grandi resort e stare sul bordo della piscina, per chi vuole ciò.
Ma avere una casa per dei pensionati non mi pare il caso. Ho conosciuto qualche caso, ma erano persone già ben abituate a viverr in un luogo un pò difficile. Comunque vada a vedere, una vacanza sarà certamente interessante. L’isola più turistica è Sal, un pò degradata. Più carina Boa Vista con un minimo di insediamento stabile di italiani. Non conosco Santo Antao.
La sua scelta dipende anche dal fatto se vuole defiscalizzare o no. Capo Verde lo permette?
Io sto abitando ora in Tunisia che permette la defiscalizzazione (ma io non la faccio!!!). Ci sono moltissimi pensionati italiani, i costi sono assai bassi e la vita piacevole. Certo non è Europa.
Cominci a fare dei giri, tenendosi il Portogallo per ultimo. Per me resta la scelta migliore.
Gentilissimo Viaggiatore, a distanza di tempo le riscrivo per avere un suo parere. Fermo restando che il Portogallo – e penso a Madeira in particolare – come da lei suggerito è probabilmente l’opzione migliore, in considerazione del fatto che vorrei comunque vivere sul mare ma anche in città, le domando: tra Funchal e (ipotesi nuova) Las Palmas, quale consiglierebbe. Nel suo bel blog parla delle Canarie, ma mi pare con qualche riserva. La mia è un’ idea plausibile? Va da sé che, appena possibile, farò un sopralluogo. Se però volesse anticiparmi la sua opinione…
Grazie
Valter
Buongiorno e mi scusi il ritardo nella risposta; il suo messaggio era finito nello spam.
Credo che il mio ritardo le abbia permesso di avere già una risposta sulla Palma. Sicuramente il fatto che dovranno ricollocare le famiglie che hanno perduto la casa sconvolgerà il mercato immobiliare al rialzo.
Non conosco la Palma ed ogni isola, anche alle Canarie, è una storia a se. Ma le confermo che se vuole fare vita notturna le Canarie sono più vivaci. Se lei vuole fare il pensionato, Funchal offre di più. Gli svantaggi di Funchal sono la maggiore lontananza / costo dei voli; la lingua molto più difficile dello spagnolo; un maggiore carattere urbano.
Ma. è ovvio, che deve andare a vedere di persona. Del resto è semplice e divertente; la decisione la prende dopo il ritorno a casa. Se ha voglia di tornare a Funchal, è fatta. Se non ne ha voglia, bisogna cambiare idea.
Caro Signore, lei ha davvero inventato il blog che sognavo. Decisa da molti anni a lasciare quel che resta del nostro paese, ed ormai (pensione) in procinto di farlo, ho cercato di documentarmi in merito in ogni modo, massimamente sui numerosi siti e blog che trattano di “mollare tutto”. Ma ho sempre avuto l’impressione che i giudizi, smielati, fossero motivati da intenti differenti dalla…divulgazione. Poi ho incontrato lei, proprio quel che speravo. La ringrazio. Mi permetta una domanda: tra Portogallo e Costa Rica, cosa consiglierebbe a due coniugi ultrassessantenni (quasi settantenni)? Grazie
Lucia
Grazie per il vostro apprezzamento.
Non ho dubbi: Portogallo. Per molti motivi. Viaggio per tornare in Italia molto più breve ed economico. Sistema sanitario simile a quello italiano. Atmosfera europea (non so se avete voglia a codesta età di immergervi in una cultura molto diversa dalla nostra). Molte più cose da fare e da vedere. Infine il Portogallo è bello da commuoversi (ma leggete il mio articolo “La fine di un amore”. Il vantaggio del Costarica sono i prezzi inferiori, le spiagge tropcali (ma anche le zanzare sono tropicali), una lingua meno ostica del portoghese.
Evitate il nord, piove in continuazione. Evitate l’estremo sud, è eccessivamente turistico (ma forse può essere un vantaggio se volete trovare altri pensionati, soprattutto inglesi e tedeschi). Non scartate la possibilità di Madeira, evitate le Azzorre, sono noiosissime.
Buon futuro.
Caro Signore, lei ha davvero inventato il blog che sognavo. Deciso da molti anni a lasciare quel che resta del nostro paese, ed ormai (pensione) in procinto di farlo, ho cercato di documentarmi in merito in ogni modo, massimamente sui numerosi siti e blog che trattano di “mollare tutto”. Ma ho sempre avuto l’impressione che i giudizi, smielati, fossero motivati da intenti differenti dalla…divulgazione. Poi ho incontrato lei, proprio quel che speravo. La ringrazio. Mi permetta una domanda: tra Portogallo e Costa Rica, cosa consiglierebbe a due coniugi ultrassessantenni (quasi settantenni)? Grazie
Valter
Grazie novello Chatwin,finalmete si (ri)parte nell’aria fresca
Grazie a te,novello Chatwin, si (ri)comincia a viaggiare. Finalmente un po’ d’aria fresca.
Perfetta descrizione del Portogallo. Concordo totalmente con tutto cio che descrivi negli articoli.
Grazie. Vuoi scrivere le tue impressioni sul Portogallo. Te le pubblico con il tuo nome. Circa 1000 parole e due o tre foto.
Salve, in navigazione impatto casualmente con il viaggiatore critico, e con discreta soddisfazione leggo di viaggi e luoghi, riuscendo insolitamente a non abbandonare la lettura quasi da subito.
Quasi sempre infatti, un’odiosa sensazione di noia, mista a leggera nausea, una sorta di malessere da indigestione, mi assale ogni qualvolta esploro il web, tentando di organizzare un viaggio.
immancabilmente mi capita di leggere interminabili diari di diligenti turisti, che minuto per minuto descrivono tutto il possibile, finendo immancabilmente per farmi passare ogni voglia di partire.
Ebbene sì, si tratta proprio della nuova sindrome: Turismofobia…
Eppure mi sembra impossibile, non può succedere proprio a me, con un passato di viaggi avventurosi e sogni giovanili, sempre alla scoperta di nuove esperienze!
Sarà perché data l’età matura, serbo il ricordo struggente di viaggi speciali, di quelli che ti aprono la mente ed il cuore, capaci soprattutto di infonderti un’iniezione di fiducia nel futuro, la possibilità che sia ancora possibile “scoprire” qualcosa di nuovo che possa cambiarti profondamente la vita.
Oggi è quasi impossibile viaggiare con lo stesso stato d’animo, invasi quasi ovunque da orde di turisti assatanati che hanno distrutto ed appiattito i luoghi di quasi tutto il mondo.
Chissà se prima o poi riuscirò a guarire ed a partire di nuovo!
Mi auguro che nuove letture del viaggiatore critico, possano aiutarmi a superare questa brutta sindrome e riuscire finalmente a sbloccare questo esasperante immobilismo…
Mi piacerebbe leggere di più sulle esperienze dirette con gli abitanti dei luoghi visitati, originari od acquisiti, visto che considero questo aspetto come uno tra gli ingredienti fondanti del fascino dei luoghi ed anche perché oggi i rapporti umani sono merce sempre più rara!
Cordiali Saluti
Beta
Del tutto d’accordo. Triste situazione la nostra. Ma, nelle pieghe del mondo, ci sono ancora tante meraviglie da trovare. Ci vuole solo lo stomaco di attraversare le pianure del turismo per arrivare a quelle pieghe. Coraggio.
molto utile ed interessante