Il Mostro di Firenze e la legione straniera

Il Mostro di Firenze e la legione straniera

Dicembre 10, 2018 0 Di ilviaggiatorecritico
Paracadutisti della Legione Straniera in Gabon

Paracadutisti della Legione Straniera in Gabon. Foto di davric da Wikimedia Commons

Il Mostro di Firenze e la Legione Straniera in Gabon ed anche il Viaggiatore Critico.  Come stanno insieme questi tre disparati argomenti, annunciati dal titolo di questo post ? Molto bene. Un forte legame li unisce. Eccolo.

Il Viaggiatore Critico vi ha già parlato dello strano mondo che ebbe a trovare in Gabon: il cannibalismo, il matriarcato, il vino di palma, i pigmei con cui passare una domenica. Tutti temi che fanno la gioia del viaggiatore attento e curioso. Ma nell’oscurità della foresta equatoriale  vi è di più. (Ricordate Cuore di tenebre di Conrad? Qui l’e.book gratuito, ambientato proprio nel Congo. E da quel libro prese ispirazione il film Apocalipse now, ambientato invece in Vietnam).

Nella foresta equatoriale ci sono misteri complessi e ramificati, molto oscuri, come nelle tenebre delle notti, fra gli alberi, giganteschi. Misteri che finiscono per entrare in risonanza con quelli che germinano in certi luoghi preposti alle oscure manovre internazionali, come certi palazzi parigini del potere. I due luoghi (la foresta gabonese ed i palazzi parigini), solo apparentemente sono totalmente distanti e diversi. In realtà finiscono per toccarsi, collegati dalle mille trame del potere, del denaro, del petrolio che viene da quelle foreste e lascia fiumi di soldi in quei palazzi.

I paesi dell’Africa Occidentale furono colonia francese e in larghissima misura lo sono ancora. Ciò che avviene nelle stanze del potere delle capitali di quei paesi è in realtà deciso all’Eliseo. Poi basta una telefonata ed il volere del padrone gallo e galletto si compie. Molte delle nefandezze africane sono largamente di responsabilità francese. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda il Gabon che è paese produttore di petrolio, estratto in larghissima misura dall’ELF francese. Mai il colono francese si lascerà strappare la colonia Gabon.

Una delle forme con le quali Parigi controlla il Gabon consiste nel riempire l’esercito gabonese di numerosi istruttori e consiglieri militari francesi, a tutti i livelli; dalla truppa al Ministro della Difesa. Tutto cò che avviene è riportato immediatamente all’Ambasciatore. In questo modo sanno immediatamente quel che succede nell’esercito gabonese; in modo da annusare eventuali venti di nazionalismo anticolonialista. Ma non basta: la francia ha anche piazzato delle basi del proprio esercito francese nei dintorni della capitale Libreville. Se i sentimenti nazionalisti ed anticolonialisti africani non fossero rapidamente stroncati sul nascere, dall’esercito gabonese, possono facilmente intervenire le truppe francesi in grado di farlo in pochi minuti per mettere in salvo i servi più fedeli del governo gabonese e sedare ogni tentativo di colpo di stato. La base francese di Libreville dista pochi minuti dal palazzo del Presidente o del Governo. Le cose sono realmente così sfacciate.

Un’altra forma di controllo dello stato Gabonese asservito da parte della Francia consiste nell’inviare la Legione Straniera ad addestrarsi in Gabon. Così i legionari imparano il paese ed i Gabonesi vedono chi dovranno affrontare se verrà loro in mente di alzare la testa. Sono manovre che vengono effettuate molto di frequente, più volte l’anno. Succede quindi di vedere i legionari che compiono finte azioni di guerra, di guerriglia e di contro guerriglia in mezzo alle capanne dei villaggi, con le donne che fanno da mangiare ed i bambini che fanno casino. Gli uni si sono ormai abituati agli altri e viceversa: la mamma gabonese pesta la manioca nel suo mortaio, mentre il legionario francese striscia intorno alla capanna giocando alle manovre militari. Scene di tutti i giorni. Queste manovre, ovviamente, hanno luogo anche nelle zone più impervie del paese, in piena foresta. E ciò succede ancora oggi.

Fin qui il lato francese. Vediamo ora il lato gabonese.

Sono molte le cose oscure che avvengono in quelle foreste; vi si tengono le notturne cerimonie magiche e religiose. Vi si compiono rituali ed offerte agli dei. L’anima oscura dell’Africa vi aleggia. (La stessa anima che risuona nelle notti di Haiti, fra i vecchi schiavi africani presi dai francesi in quelle foreste). Ho già raccontato di come certe società magiche segrete esercitano il cannibalismo rituale mangiando parti significative di corpi di ragazzi e ragazze uccisi allo scopo: il cuore ed il fegato per il coraggio, la lingua per l’eloquenza, i genitali per la potenza sessuale. E’ un mondo misterioso, difficile da avvicinare per un europeo. In tanto mistero, calore, ancestralità non può non avere un posto importante anche la sessualità, a sua volta esaltata nelle società matriarcali.

Ci troviamo quindi in un mondo molto, ma molto complesso dove magia, sesso e violenza si incontrano. Il pensiero magico, a-razionale la fa da assoluto padrone. In questo mondo si aggirano i militari francesi ed i legionari; esempio massimo di forza, di violenza, di sopraffazione cieca. La brutalità della tradizione ancestrale si incontra con la brutalità della forza militare coloniale. Non vi è più spazio per la razionalità, il rispetto umano, i diritti umani e civili.

Lavoravo in una azienda agricola, in Gabon; alcune famiglie vivevano in certe capanne sul terreno dell’azienda o nelle sue vicinanze. Una mattina, in uno dei campi fu trovata una ragazza assassinata.  Una delle donne che viveva in queste capanne andò dalla polizia accusando il proprio marito dell’omicidio. La polizia torturò il tipo. Una delle torture consisteva nell’obbligarlo a mangiare dei “salsicciotti” di manioca (piatto nazionale) che la moglie aveva intinto nella propria vagina. Questo giusto per dire come ciò che avviene in quelle foreste possa essere lontano dalla nostra comprensione.

Siamo quindi in un contesto dove è relativamente frequente uccidere delle giovani donne per asportarle parti del corpo fra le quali il pube. Ed in quel contesto si aggirano dei legionari francesi, che non son certo persone aliene alla violenza.

Ed è qui che cominciamo a parlare del Mostro di Firenze, che, come ricorderete aveva proprio quella insana abitudine di uccidere giovani donne (con gli uomini che le accompagnavano) e di recidere con maestria chirurgica pube e seni. Tutti avranno sentito parlare dei suoi 14 o 16 delitti e del suo modus operandi.

E guarda caso che nella vicenda giudiziaria del Mostro di Firenze sono entrate ed uscite a più riprese delle persone che avevano avuto a che fare con la Legione Straniera. Una stranissima confluenza di storie. Ed una di queste persone sembra essere ancora, dopo tanti decenni, sotto l’esame degli inquirenti. Quindi un militare della Legione Straniera che impara strani e cruenti riti nelle foreste africane e li riproduce nelle dolci colline fiorentine. Non pare impossibile. Ecco quindi come sono legati il Mostro di Firenze e la Legione Straniera in Gabon.