Una bellissima esperienza in Brasile
Ebbene, sì! Una delle peggiori esperienze fisiche che ci succedono, il vomito, può invece entrare a far parte di una bellissima esperienza e si può trasformare in vicenda desiderata, invece che detestata.
Tutto ciò succede soprattutto in Brasile, ma anche nel resto dei paesi amazzonici. La cosa è interessantissima e può meritare un viaggio, nonostante tutto quello di terribile che ho detto sul Brasile ed il Sudamerica qui, qui e qui.
La faccenda si basa sulla ayahuasca. Si tratta di una liana amazzonica il cui decotto insieme ad alcune altre erbe, provoca delle vivissime allucinazioni visive. Il bello è che non da assuefazione, disturbi della personalità od effetti collaterali. Salvo, appunto il vomito e, a volte, un pò di diarrea. Ma questo vomito è gradevole, è una liberazione del corpo e lo si fa volentieri; non è accompagnato da quei tremendi conati che accompagnano le indigestioni o le ubriacature selvagge.
E’ la sostanza su cui si basano tutte le culture sciamaniche del bacino amazzonico (lo stesso da cui viene la chicha de yuca). La sua importanza culturale è assolutamente fondamentale per tutti quei popoli, pesticciati dalla colonizzazione spagnola e portoghese. Quindi il suo consumo era rigidamente normato e perfettamente conosciuto. Durante le cerimonie lo sciamano l’assumeva ed aveva delle visioni sulla base delle quali curava e guidava il suo gruppo.
In effetti le visioni sono potentissime: avvengono sia ad occhi chiusi che aperti. Il soggeto che l’assume è sempre presente a se stesso e può muoversi e parlare tranquillamente . Ma difficilmente lo farà perchè è assolutamente assorto dalla meraviglia di ciò che vede e dalla vividezza dei colori. Si è trasportati in un mondo fantastico, gradevole, meraviglioso. Non si ha paura, non ci sono nemici od angosce. Il mondo percepito è bello e amichevole. Ricordo di essere stato sovrastato da un enorme gorilla che mi stava proteggendo o di aver assistito ad una cerimonia religiosa in una pagoda giapponese in cui l’officiante era una ieratica amantide religiosa rivestita da un chimono. Bellissime visioni.
L’effetto dura una mezz’oretta, poi si vomita e si torna lucidi; ma una nuova ondata di visioni, sebben attenuate, ritorna fino ad un nuovo vomito. Così per due o tre volte. Se ne esce freschi e contenti come fringuelli.
Durante il ‘900 sorsero dei movimenti, in Brasile, che fondarono sulla ayahuasca dei movimenti religiosi sincretisti dove si mescolavano cattolicesimo, riti degli schiavi africani e pratiche sciamaniche. L’esponente fu un certo Mestre Irineu il cui messaggio era comunque molto positivo, di pace, fratellanza, rispetto e sensibilità ecologica. L’assunzione del beverone trova, infatti, il suo miglior ambiente nel pieno della meravigliosa foresta amazzonica che diventa, alla volta, fornitrice e quadro delle visioni. E’ una sorta di abbraccio fra umanità e foresta.
Da un punto biochimico la faccenda è assai complicata: l’agente allucinogeno è il DMT che ha molto a che vedere con la serotonina e la psilocibina ed è anche normalmente prodotto dal corpo umano, durante la fase REM. Il DMT è in realtà assunto dalle altre erbe che compongono il beverone. La ayahuasca fornisce un altro composto che protegge il DMT, ne rallenta la metabolizzazione e quindi permette le visioni. A ben vedere si tratta, quindi, solo di sogni da svegli. E difatti la ayahuasca è più o meno permessa in quasi tutti i paesi. Si ritiene che il DMT prodotto naturalmente dal corpo sia alla base delle esperienze mistiche che si ritroano in tutte le religioni. Una sorta di ormone della spiritualità. Quindi i mistici sarebbero degli individui a forte produzione di DMT.
Il centro di Irineu furono gli stati estremi del Brasile verso la Bolivia: Arce, Rondonia. Il punto di ingresso alle varie comunità è la città di Rio Branco. Creò dei centri religiosi; i suoi continuatori, sia pure fra divisioni e polemche sono ancora là, ma anche nelle grandi città. Evidentemente i movimenti prima psichedelici e poi new age della fine del’900 si gettarono sulla faccenda (anche da un punto di vista scientifico) ed i centri del Santo Daime (così chiamano la sostanza in Brasile) ebbero grande rilevanza. Esistono ancora ed è possibile passarci giorni e giorni di bevute, visioni, riflessioni mistiche (e vomito). Ma sono accetti anche quelli che vanno per semplice curiosità verso le sostanze.
Naturalmente la cosa è stata portata anche in Europa e in Italia. Vi sono dei centri a Milano e a Roma, sia pure sommersi dalle polemiche sulla natura del loro operato. La ayahuasca sarebbe soprattutto una faccenda mistica; gli organizzatori europei sembrano invece, sotto una vernice new age, particolamrente interessati all’aspetto meramente economico dell’iniziativa. D’altra parte gli sciamani amazzonici rivendicano le loro royalties tanto culturali quanto, a loro volta, economiche.
Il meglio è quindi volare nella Amazzonia brasiliana e continuare a volare con la sorpendente ayahuasca.
PS.
Per il viaggiatore interessato alla ayahuasca di Mestre Inrineu la situazione è un pò complessa. Infatti, dopo la sua morte, la chiesa si divise in due branche. La prima, da ritenersi quella autentica, ha come figura centrale la vedova di Irineu (una diciassettene che lui sposò quando aveva più di 60 anni, alla faccia del misticismo) ed è estremamente riservata e lontana dai mezzi di comunicazione. Su Internet si trova poco cercando Madrinha Peregrina (il nome della mogliettina) o CICLU (la sigla della Chiesa, quella scissionista si chiama CEFLURIS ). Pur apparendo poco, il numero dei loro seguaci e la potenza di questa chiesa è enorme. Per non contaminarsi con il mondo non hanno centri al di fuori di Rio Branco. La seconda linea (o linhagem, come dicono loro) è una sorta di chiesa scissionista, molto più aperta al mondo, ai social, all’economia, ai soldi, in poco parole. I centri del Santo Daime sparsi per il Brasile ed il mondo appartengono a questa setta. Il percorso normale degli adepti è avvicinarsi alla ayahuasca per la via della setta scissionista e quando arrivano a Rio Branco, per il vero contatto con la Chiesa, cercano la linea di Peregrina, quella più autentica.
In ogni caso la faccenda sembra molto amichevole: niente fondamentalismi, molta libertà, ognuno fa un pò quel che vuole. Magari non fatevi riconoscere come i soliti tossici che non gliene frega niente, se non di avere le allucinazioni.
Se mi fate un fischio nei commenti vi do un pò di contatti personali.
Ciao, grazie per le informazioni utili che pubblichi e soprattutto per il fatto che condividi il tuo modo di interpretare la vita. Ho partecipato a numerose cerimonie ayahuasca in Italia. Sono in partenza per il Brasile il 21 gennaio. Ho un biglietto di sola andata perché non so da dove e quando ripartirò per l’Italia. Sono interessato a incontrare comunità autentiche la cui struttura sociale si basi sulla condivisione, nella foresta amazzonica. Se volessi condividere informazioni utili te ne sari grato.
Scusa il ritardo, ma il tuo messaggio era rimasto nascosto. Non ho molte informazioni sulle comunità amazzoniche brasiliane. L’unica cosa che mi sento di dire è di avere il massimo della prudenza. Da una parte per evitare di cadere nei soliti trappoloni per turisti New Age versione sciamanica fuori tempo massimo. Dall’altra per evitare di trasformare la gente amazzonica in bestie rare da andare ad osservare allo zoo umano. Rischi, entrambi, fortissimi.
Sono consapevole di questo rischio ed è stato un bene per che tu lo abbia evidenziato in modo così chiaro. Il viaggio vissuto nell’ascolto e senza aspettative può condurre all’incontro, vero, oltre le dinamiche commerciali. Per una serie di coincidenze domani sarò a Rio Branco e poi a Jordão (Acre). Grazie
Bene. Se trovi qualcosa di interessante e lo vuoi scrivere, te lo posso pubblicare in un articolo, ovviamente a tuo nome.
Ciao!Noi siamo una coppia e stiamo cercando di fare un esperienza con l’ayauasca in Brasile. Non vorremmo rientrare nei solito retreat turistici, ma vorremmo fare un esperienza reale e intensa con una guida esperta. Hai da consigliarci?Grazie Barbara
Si, avrei da consigliarvi, ma non lo farò. In tutti i casi precedenti in cui l’ho fatto non ho ricevuto nemmeno un grazie. Basta con i turisti maleducati.
Ciao!Noi siamo una coppia e stiamo cercando di fare un esperienza con l’ayauasca in Brasile. Non vorremmo rientrare nei solito retreat turistici, ma vorremmo fare un esperienza reale e intensa con una guida esperta. Hai da consigliarci?Grazie Barbara
Ciao. Mi potresti mandare qualche link utile…vorrei fare l’esperienza con la chiesa di Santo Daime.
Fatto.
Ciao anche io vorrei chiedere qualche contatto. Mi piacerebbe dopo la prima cerimonia fatta in Italia sognate di andare in Amazzonia per provare li.
Ciao, io ho fatto questa esperienza in perù nel 2003 da uno sciamano e mi ha cambiato la vita. Poi sono ritornato alla solita routine occidentale. Ora sento l’esigenza di ritrovare la mia spiritualità e pace dei sensi perduta, purtroppo però non ho piu contatti.. ho letto da qualche parte che in Brasile c’ È la possibilità di partecipare a cerimonie full immersion presso qualche centro Santo Daime. Su internet non trovo molto, per caso hai delle dritte da darmi su siti o anche indirizzi etc? Grazie mille ciao
E’ possibile farlo anche in Italia, anche se quel gruppo non mi piace molto. In Brasile è facile. Puoi trovare gruppi in tutte le città. O puoi andare ai centri della zona dove abitava Irineu. Puoi scegliere fra la nova scola e la velha più vicina al pensiero del maestro e molto nascosta. Se vai fino a là ti consiglierei la seconda, per fare le cose per bene fino in fondo.
Mi pare comunque bene avvertire del fatto che la Ayahuasca, al pari di tutte le sostanze psicotropiche, modifica il funzionamento biochimico del cervello e, quindi, la nostra percezione della realtà. Non è affatto probabile che la visione alterata della realtà sia più vicina alla realtà di quella normale. Quindi ben vengano esperienze alterate a fini ludici, esperienziali ed anche per uscire dalla rigida monotonia della percezione normale. Ma ritengo che sarebbe un grave errore ritenere che i problemi personali sono risolti dal Santo Daime. Se così fosse saremmo tutti là a vomitare felici e contenti.
Nelle prossime ore ti manderò privatamente un contatto in Brasile.
Ciao, ho già fatto esperienza con l’ayahuasca qui in Italia. Pensavo però di rifarla nel suo “ambiente naturale” prima o poi. Potresti inviare quel contatto anche a me?
Fatto.
Ciao, se si vuole provare a fare un’esperienza così qui in Italia, che vincoli ci sono, se ce ne sono. Puoi fare qualche esperienza e poi sei libero di andartene? Chiedono soldi o solo un offerta?
Se segui i link relativi ai centri in Italia trovi un pò di informazioni. Ci sono esperienze mistiche di tre giorni e ludiche di uno. Le prime sono previlegiate (ovviamente, sono più remunerative) ed hanno la precedenza. Quindi se tu vai sul ludico, puoi rimanere fuori all’ultimo momento perchè è arrivato un mistico ritardatario. E questo non è carino.
Ci sono delle tariffe, per niente simboliche, ma nemmeno proibitive. Ovviamente te ne puoi andare quando vuoi, ci mancherebbe.
Io sono un pò scettico sulle esperienze mistiche ottenute grazie a delle sostanze psicotropiche. Preferisco quindi il lato ludico. Poi una cosa è farlo nella foresta brasiliana, un’altra in un appartamento romano o milanese. Non so che pubblico frequenti le loro sessioni; temo forse dei vecchi new age, dei “scie chimiche”, dei mistici d’accatto? Non so proprio.
Queste perplessità mi hanno un pò trattenuto dal provarci, ma l’idea è sempre là. Se ci vai, vuoi raccontarci qualcosa con un altro commento?