Il famigerato piatto quebecois: la poutine.
La pervicace umiliazione del gusto; la rinuncia nighittosa ad ogni sforzo culinario; la voluptas dell’annullamento del piacere del cibo; lo sprofondare negli abissi dell’abiezione gustativa. Il piacere dell’orrore ed inorgoglirsene.
Parlo del piatto nazionale quebecois: la famigerata POUTINE.
La ricetta ha dell’incredibile, non ci vorrete credere ed andrete a controllare su Internet. Si friggono delle patate tagliate a bastoncino. Si impiattano e vi si versa sopra abbondante formaggio fresco tipo cheddar a dadini (solido, con i buchini, non cremoso, meglio se scricchiola sotto i denti, assolutamente insapore, comprato già pronto in una busta). Il formaggio con il calore delle patate fonde leggermente. Si irrora con abbondante salsa bruna (tipo barbecue, anche se meno dolce) di origine rigorosamente industriale e comprata al supermercato. Si serve.
Solo allo scrivere questa ricetta allibisco di tanta poverta’ gustativa. La salsa rammolisce le patate fritte, il formaggio sparisce con la salsa, molto salata. Patate fritte e formaggio?
Eppure piace immensamente ai quebecois, la si trova a tutti gli angoli, si va apposta a mangiarla in locali famosi. Si trova anche ai Tropici dove i Canadesi vanno in vacanza. Se ne fanno altre versioni, tipo l’italiana, con la pomarola al posto della salsa bruna. Wikipedia si sofferma sulla storia del piatto e dei suoi ingredienti.
Ed alla fine, il panorama gastronomico del Quebec è così fallimentare e disperante che il turista si rifugia in questo piatto come nel minore dei mali (il resto è peggio) e finisce per farselo piacere. VIVA la POUTINE.