La tristezza della Guadalupa. (Non andateci)
Che consigliare? Vale la pena di andare alla Guadalupa oppure no?
La risposta e’ certa, chiara, rotonda, netta: no.
Eppure i punti positivi sono numerosi: pur trovandoci ai Caraibi è un’isola francese, quindi è come essere in Europa. da un punto di vista amministrativo siamo proprio in Europa. Di conseguenza le condizioni di vita, di sicurezza, sanitarie e sociali sono come in Francia; del tutto comparibili a quelle che troviamo in Italia. In altre parole si puo’ vivere alla Guadalupa come se si fosse all’isola d’Elba, pur vivendo nel clima e nei paesaggi dei Caraibi. Una accoppiata molto comoda, bisogna riconoscere.
Ci sono poi delle bellissime spiagge ed una grande e verdissima montagna ricca di vegetazione tropicale che si puo’ anche percorrere a piedi.
Inoltre si mangia molto bene alla Guadalupa. La cucina delle Antille e’ varia, saporita, succolenta e gustosa. Intingoli che si possono principalmente trovare nelle modeste trattorie frequentate dai locali, nei paesini. Si beve dell’ottimo rum.
E si trovano anche degli spunti molto interessanti nella storia dell’isola, ricca di avvenimenti di pirati e bucanieri e contraddistinta dalla tragedia della schiavitu’ e della canna da zucchero. La mescola di popoli e di culture che affollano l’isola è un tema di grande interesse che il turista curioso potrà cercare di approfondire discutendone con i locali (se glielo permettono). Tutti questi sono motivi e spunti di approfondimento che possono ben riempire una vacanza alla Guadalupa. Infine bisogna riconoscere che si tratta di un angolo dei Caraibi diverso da molti altri.
Ebbene, nonostante tutto ciò, gli aspetti negativi prevalgono.
Se decidete di andare nel mondo tropicale e’ perche volete trovare un sapore esotico, e per far ciò siete disposti a confrontarvi con alcune difficoltà. Se vi dovete ritrovare nel traffico come a casa, con i supermercati ed i centri commerciali come a casa, con le regole, gli orari, lo stress e le nevrosi quasi come a casa, tanto vale andare veramente all’Elba o in Sardegna dove le spiagge non sono da meno. Senza dimenticare il fatto che il viaggio in aereo è caro e che i prezzi della Guadalupa sono molto più alti di quelli nostrani.
Inoltre. Il fatto che sia Francia fa si che il turismo sia quasi esclusivamente domestico: questo vuol dire che la maggioranza dei turisti sono francesi che pur volendo l’esotico, scelgono quello di casa, per evitare ogni inconveniente . Si tratta quindi di un turismo assai pantofolaio e conservatore. Manca l’internazionalismo turistico e sovrabbonda il nazional-popolare; questo aspetto ci piace molto, senza dubbio, ma un pò meno quando è a stragrande maggioranza francese.
Fra gli altri aspetti negativi della Guadalupa vi è il diffusissimo razzismo contro i bianchi che rende tesa l’aria e potenzialmente periglioso ogni rapporto con il popolo locale. Può succedere di essere insultati anche se non avete fatto assolutamente niente di strano. A me è successo per non aver salutato uno sconosciuto incrociato per strada; sono alla ricerca di pretesti per attaccare i bianchi. Si vogliono vendicare della dominazione coloniale francese, ma io che c’entro?
In piu’ mancano quei luoghi e quei momenti piacevoli che allietano i turisti abituati al mediterraneo. Difficilissimo, per non dire impossibile, recarsi in città e trovare un bel negozio (tutti emigrati nei centri commerciali), un bar accogliente, un ristorante non dozzinalissimo, un corso dove passeggiare. Questo stato di cose potrebbe essere accettabile in un paese povero, come se ne trovano in questa regione. Ma è incomprensibile che ciò avvenga in Francia.
Insomma, ci troviamo in un luogo di schiavi dove e’ arrivato il welfare. Vi e’ un certo benessere con diritti e servizi pubblici di buon livello. Ma i due secoli e mezzo trascorsi dall’abolizione della schiavitu’ non sono bastati per costruire uno stile di vita piacevole. I padroni bianchi vivevano molto bene, ma niente di quello stile è passato nè agli schiavi, nè ai discendenti attuali di quegli schiavi. La schiavitù è alla Guadalupa una maledizione che non cessa di produrre infelicità.
Paradossalmente si può affermare che la vita che menano gli africani attuali che sono rimasti nei paesi di origine degli schiavi, sia molto più difficile dal punto di vista economico e civile, ma indubbiamente più ricca per quanto riguarda la socialità, i semplici piaceri di base, le manifestazioni personali. Tutto ciò mi è fonte di infinita tristezza.
Le ferite portate dalla schiavitù sono rimaste aperte nei rapporti fra gli individui; anche all’interno della comunità nera. Ed il motivo è chiaro: il colono divideva i propri schiavi per evitare che si unissero e gli si rivoltassero contro. Quella atmosfera di mutua diffidenza è rimasto.
E per tutti quel era un luogo di dolore: i bianchi volevano solo arricchirsi nel modo più rapido possibile; gli schiavi volevano solo sopravvivere. Non c’era spazio per i piaceri della vita o per gli scambi della convivenza sociale. Era un luogo d’inferno e tale è rimasto fino ad ora, mutatis mutandis.
Risparmiatevela, la Guadaloupe Le spiagge fra Le Gosier e Saint Francois o la costa montuosa della Basse-Terre non valgono tutta questa pena. E alla Martinica o a Saint Martin non è meglio. Le Antille francesi sono state un buco nell’acqua durante il mio viaggio.
dopo aver letto questo commento mi pongo una domanda : ma sei sicuro di essere stato in guadalupa????
io la prima visita l’ho fatta nel 2014 e ne sono rimasto talmente entusiasta che nel 2015-2017-2019 e 2021 sono ritornato.
è un’isola dove chi cerca trova la tranquillita spiagge bellissime peccato solo che in alcune da qualche anno ci sia il problema delle alghe ma basta spostrasi a anse bertrand dove le correnti marine sono diverse e sparisce anche questo prolema si mangia benissimo e si beve meglio i prezzi negli ultimi anni sono un poco cresciuti ma ditemi dove non è successo e poi basta sapere dove andare noi il pesce fresco appena sceso dalle barche tonno pesce spada ecc lo paghevamo 10 euro al kg.poi ci sono ristoranti sulla spiaggia che con 15 euro a persona mangi e bevi di fronte a un paesaggio da cartolina (isola dìelba?? senza togliere niente all’italia ma qui è un’altro mondo)
la gente locale poi e meravigliosa per strada ti salutano io ho trovato persone gentilissime e ospitali si forse sono incazzati un poco con i biachi ma con i francesi con noi italiani assolutamente no.
i colori i sapori della fuatta il cielo il mare l’acqua la vegetazione ……
e aggiungo un ultima cosa biglietti aerei cari ??
se vai in agosto o in dicembre posso essere concorde ma in questo periodo i costi dei viaggi aumentano in ogni posto guarda negli altri mesi e vedrai che con 700 euro troerai andata e ritorno dall’italia
riguardo le location dove dormire ci sono appartementi o bungalow con dei costi veramente ridicoli anche in agosto idem per una macchina a noleggio molto meno caro che in italia
con questo concludo augurando a chi ama la guadalupa come me di poterci tornare il prima possibile
La ringrazio di avermi dato ragione su quasi tutti i punti cho ho sollevato. Conferma che gli abitanti sono arrabbiati con i francesi; si tratta di razzismo verso i bianchi. Certo non contro gli italiani; ma certamente non possiamo mica andare sempre in giro con una maglietta della nazionale italiana e cantando “O sole mio”, non le pare? In attesa delle spiegazioni sulla nostra nazionalità, ci maltrattano. Poi quando abbiamo spiegato che siamo italiani, escono i francesi con il solito epiteto di “mafioso” che piace loro tanto. Per quanto riguarda il cibo, lei insiste molto che sia economico. Io non ho detto il contrario. Io ho detto che non ho trovato ristoranti che non siano tuguri. Lei non mi cita un solo ristorante, dei numerosi e meravigliosi che conosce. Mi dice, anzi, che sono molto economici, il che mi fa pensare che lei si riferisce ai tuguri che ho trovato, in effetti, in gran numero.
Conferma che i voli sono cari.
Io affermo che Gaudaloupe non è interessante ed è triste. lei dice che è a buon mercato. Non smentisce in niente ciò che io dico.
Lei mi accusa di non esserci stato, alla Guadalupe. Io le chiedo: lei è stato altrove? Ci provi e vedrà che la Guadalupe le sembrarà un ben povero luogo.
Bravissima. Io vivo in Guadalupa. Ho una barca alla Marina Bas du Fort a Gosier. Ho viaggiato quarant’anni per lavoro e piacere. Cinquantacinque paesi. Ho deciso di fermarmi qui perché qui mi sono sentito a casa. Se il viaggiatore..,, che ha scritto quell’orrore di articolo era incazzato perché la sua ragazza l’ha sicuramente cornificato in Guadaluopa. Faccia pace con il suo cervello e con l’è meritate corna. In Guadalupa ci sono ottimi bar, ristoranti eccellenti, vero gli alberghi non sono un granché, non c’è molta musica, ma vai nel quartiere domenicano di Gosier impazzisci di musica. Caro viaggiatore sii più lucido ben venuto nel mondo dei cornuti e divertiti la vita è assai breve.
Non mi trovo d’accordo con questo giudizio pesante sulla Guadalupe. Questa isola è indubbiamente Francia, e quindi della Metropole ha anche gli aspetti negativi e le mancano i tratti – sia in positivo che in negativo – di tante isole dei Caraibi che possono essere inserite nel terzo mondo.
A me piace viaggiare nel terzo mondo e quindi all’inizio la Guadalupe mi ha lasciata un po’ perplessa, ma esplorando l’ho trovata un luogo che ha una sua precisa identità, nella storia, nel paesaggio, nello stile architettonico e anche nello stile di vita.
Vi sono spiagge e paesaggi molto variegati, e una natura meravigliosa, non guastati dall’abbandono indiscriminato di rifiuti che invece sono buttati ovunque nei Caraibi piu’ poveri.
Alloggiare presso gli abitanti mi ha permesso di conoscere un pochino anche la vita della gente di colore e di capire le problematiche razziali e coloniali.
È vero che manca la musica della Repubblica Dominicana e mancano i carretti di Cuba, e l’artigianato del Messico etc etc
ma non ci sono nemmeno i condomini di Punta Cana , di Playa, e tanto meno quelli delle Bahamas. . E non c’è nemmeno lo sfruttamento sessuale che c’è
A Cuba.. Il razzismo è molto meno grave che a Curacao.
E dopo gli stati di lingua spagnola io l’ho trovata l’isola meno cara dei Caraibi.
Mi sento assolutamente di consigliarla. Forse non dovrei perché ci sono stata a Capodanno e ho adorato che ci fosse così poca gente!
Non sono stato a Curaçao e non oso pensare a che livello starà il razzismo là!!
Ma sei sicuro di avere mai visitato la Guadalupa????razzismo. Dove??? Sii serio. Cazzaro.
Bravo Pino. Questo è un cornuto. La Guadalupa non l’ha vista e vissuta. È un frustrato anche ignorante, uno che ha fatto due anni in uno all’asilo. Se l’idizioa avesse le foglie questo Pirla sarebbe sempre all’ombra.