Bad Gastein e Bad Hofgastein: nudismi.
La vecchia Austria, un pò polverosa, demodé ed asfittica, così vicina e così poco considerata, nonostante le molte bellezze ed i bassi prezzi, ha questi due gioiellini:Bad Gastein e Bad Hofgastein. Il primo è una destinazione antica, dove soggiornavano imperatori, re, nobili e banchieri. Ora il paese è decisamente decaduto e francamente bruttino. Il secondo, più in basso e meno stretto in ripidi valli, è invece ridentemente pieno di alberghi.
Ma a che si deve tanta fama?
Alle terme, in funzione da sempre ma ora riviste con criteri moderni. Due paesi due terme, abbastanza simili: ecco i link all’una e all’altra. Molto grandi, fatte per passarci l’intera giornata con 30 – 40 euro. Non pochi, ma meritati. Molto diverse dalle terme ungheresi e dalla loro atmosfera.
Entrambe le terme hanno due parti nettamente distinte. Una per le famiglie con piscine per nuotare, scivoli e giochi d’acqua. Niente a che vedere con i famigerati Aqualand, ma pur sempre un ambiente dove far sfogare la prole.
Poi c’e’ la seconda parte, solo per gli adulti. Perchè vi si sta inderogabilmente ignudi di tutto. E lì vi sono numerose cose: saune a temperature diverse, saune con i colori, saune con i profumi, sale oscure di meditazione, sale luminose di relax silenzioso, bagni turchi di vario tipo, piscinetta jacuzzi all’aperto con vista sulle montagne, docce fra le rocce, sauna con spettacolo mistico-sciamanico, distributori di acqua potenziata da cristalli alpini, lettini per il sole, bar e ristorante. Prima di averle provate tutte, si è fatto sera. Il prezzo è altino, ma ne vale lapena, senza dubbio.
Molto di tutto ciò all’aperto, estate ed inverno. Molto suggestivo stare nudi nella jacuzzi in mezzo alla neve, tanto c’e’ la sauna, basta sbrigarsi a rientrare.
La parte un pò ridicola, ma molto istruttiva è la nudità forzosa, stemperata solo dall’utilizzo dell’accappatoio (fornito dalle terme) negli spostamenti fra una piscina e una sauna.
E si possono notare un sacco di cose interessanti: le persone, più son vecchi (e ve ne sono di numerosi) e più sono sfacciati e non si vergognano ormai di niente. Oppure che anche da nudi si riconoscono le classi sociali! Dalle pettinature raffinate delle signore, dal modo di muoversi. E i ricchi nudi sembrano più indifesi dei poveri nudi. Poi ci sono gli esibizionisti che non ce la fanno a trattenrsi e riescono a dimostrare di esserlo anche in un luogo in cui pur sembrerebbero fuori gioco: li tradiscono certe posizioni innaturali, fanno passerella. I belloni e le bellone, invece, sono irruenti, sicuri di se stessi, forse con un velo di preoccupazione di non farcela. Gli habituès, riconoscibili d’estate dalla perfetta abbronzatura integrale, sono un pò snob ed hanno un’aria leggermente infastidita dalla presenza dei nudisti dilettanti un pò impacciati. La poppona sfoggia, il vecchietto sbircia. Le coppiette si scervellano per trovare il sistema di trafficare.
Ci troviamo in ambiente teutonico e quindi valgono le loro leggi sociali spesso ottuse: il nudsmo è obbligato e se il costume viene conservato oltre l’ingresso dell’area riservata c’e’ l’immancabile bagnante zelante che viene a dirti di toglierlo. Si assiste all’assurdo. Se il nudismo è libertà dagli abiti e dalle costrizioni della società, in queste terme è anche obbligatorio. Si obbliga quindi alla libertà. Si costringono le persone a non avere costrizioni. Tutto ciò non solo è contraddittorio, ma anche completamente ridicolo. Il nudismo dovrebbe essere una opzione a disposizione di chi la vuole, come in qualunque piscina o spiaggia, per non dire via o piazza pubblica. Ma è certamente inutile pensare di spiegare questo delicato concetto alla mente tetragona di un tedesco o similtedesco.
Queste terme valgon bene un viaggio: sono molto istruttive!
Solo un paio di notazioni oziose:
1 sauna, bagno turco et similia si danno nudi non per regole ottuse ma semplicemente perché QUELLO è il modo giusto di farlo (si va in quei luoghi per avere un beneficio, cosa che il bel costumuno acrilico proprio non gatantisce, anzi ad akte temperature è proprio insalubre).’
2 la nudità è una condizione naturale dell’essere umano, nonostante un paio di secoli di preconcetti di stampo vittoriano abbiano instillato forzosamente l’idea contraria. È vero che esistono gli esibizionisti, ma nelle strutture termali, specia in quelle dal Sudtirolo in su, se ti comporti scorrettamente vieni gentilmente richiamato a desistere o ad andartene.
3 nelle saune ci si va per rilassarsi, quindi i bambini solitamente non vengono fatti accedere non per paura del nudo (tra l’altro i bambini non si scandalizzano oer qualcosa di così normale come la nudità, a meno che non siano stati già indottrinati a farlo) ma per permettere agli adulti di rilassarsi.
Più che oziose, sono filosofiche. Su quel che dice siamo tutti d’accordo, ma nella realtà le cose possono essere altre. I finlandesi e gli ungheresi hanno regole diverse e nelle saune pubbliche e miste il costume è obbligatorio. Eppure son popoli assai liberi e con tradizioni “termali” fra le più antiche. Nelle terme austriache di cui parlo nel post non è vietato l’accesso ai bambini, ma ai minorenni. Non è quindi un problema di “far casino”, ma di altro.
Lei conoscerà la vecchissima polemica in seno al FKK sull’obbligatorietà o meno del nudismo nei siti nudisti. Polemica acerrima: da una parte chi non tollerava i costumi e dall’altra chi lasciava libero ognuno di fare come voleva. Le due visioni sono ancora in lotta. In quelle terme austriache ha prevalso la prima posizione: quella dell’intolleranza. Io il costume me lo levo appena posso, ma se qualcuno se lo vuol tenere, che fastidio mi da?
Le segnalo questa civilissima iniziativa: in una piscina di Madrid c’e’ stato il giorno del costume opzionale. Non è la perfezione? ( http://www.elmundo.es/madrid/2016/07/24/5794a110268e3e9d678b4645.html )
Nelle saune l’obbligo di andare senza costume è una sacrosanta questione di salute: il costume acrilico sopra i 50 gradi rilascia sostanze tossiche, e nella sauna si arriva a 90.
Sul proibire l’accesso ai tessili la questione è più complessa: posso dire per esperienza che nelle spiagge naturiste spesso i tessili sono fastidiosi, a volte guardoni molesti, quindi proibire l’accesso a chi ha il costume può essere una strategia possibile per tenere alla larga le persone moleste – del resto lei dice che nei pressi ci sono anche saune per persone vestite, quindi non capisco la sua indignazione.
Per finire, chiedo una precisazione sull’accenno al sesso che si farebbe in sauna (le coppiette che “trafficano”): a me risulta che l’associazione tra nudismo e sesso sia una prerogativa di Francia e Italia, paesi cattolici dove la possibilità di stare nudi richiama un sacco di repressi sessuali a caccia, mentre nei paesi di lingua tedesca ho sempre trovato un atteggiamento rilassato nelle zone naturiste. È sicuro che i traffici delle coppiette non fossero nella sua mente?
Dove ho detto che nei pressi c’erano saune per quelli che volevano tenere il costume? Dove ha visto indignazione da parte mia? Dove ha capito che la proibizione del costume dipendeva dal tipo di filato? Perchè deve insultarmi? L’intolleranza rende ciechi, sordi ed ottusi. La stessa intolleranza che obbliga al velo, che proibisce i burkini, che denuncia chi è senza costume in spiaggia. Perchè non lasciate libere le persone di far quel che vogliono con il loro fisico?
Resta comunque un unico piccolo particolare: la sauna o il bagno turco si praticano in nudità totale semplicemente per ragioni di salute, quindi la nudità obbligatoria in questo caso non è una fissazione ma una semplice e banale dimostrazione di logica e buon senso; l’integralismo non c’entra proprio nulla.
Concordo con quanto esposto da Marco Freddi,
Avevo cercato i commenti per esprimere le stesse cose, ma avendo trovato il suo chiaro e garbato commento, mi associo a quanto ha esposto.
Aggiungo, che ho avuto occasione di fare una vacanza a Bad Gastein, trovandomici discretamente bene, e che oltre a terme e saune, ci sono molte cose da vedere.