Budapest

Novembre 9, 2015 0 Di ilviaggiatorecritico
056

La profondissima metropolitana, concepita anche come rifugio antiatomico.

Bella, importante anche se pesante ed un po’ tetra, Budapest merita diversi giorni. Il Viaggiatore Critico non è una guida, vuole solo interpretare i luoghi. Si limiterà quindi a consigliare i luoghi più meritevoli e quelli da evitare.

– Buda, la parte alta va visitata di notte, arrivandoci con il bus a cremagliera o a piedi. Evitare la folla fastidiosa della giornata. Bei ristorantini, un po’ carucci alcuni, addirittura esosi altri.
– Inutile la visita alla cittadella.                                       – Inevitabili le terme: Szechenyi e Gellert. Sono grandi, famose, molto frequentate da turisti e da residenti. Forse più i primi dei secondi, e ciò sciupa un pò l’atmosfera; molto mondana, a differenza delle piccole terme di paese (qui la lista più o meno completa delle mille terme del paese).
– Nella piazza del Gellert vi è una gradevole enoteca dove si possono assaggiare un gran numero di vini ungheresi. Non economica e lentissimi nel servizio.
– Prendere il tempo di andare al non vicino quartiere di Obuda a vedere la deliziosa piazza ed il sorprendente museo di Vasarely, importante pittore ungherese, ma vissuto in Francia, conosciuto per i suoi giochi di forme e per gli effetti tridimensionali delle sue tele. In piazza ci sono un paio di ristoranti “da cerimonia” più per i locali che per i pochi turisti che capitano da queste parti; piatti tradizionalissimi e servizio professionale.
– Il mercato centrale coperto è una bella struttura e ci sono molti banchi ancora “veri”. Al piano di sopra una galleria con variopintissimi chioschi di cibo: turisticissimo. ma anche bellino da fare, per una volta.- Evitare il paio di strade che è il centro moderno, squallidissimo.
– Da frequentare la vita notturna, assai intensa. Io comincerei da Via (Utca) Nagymezo dove si trova soprattutto un bellissimo pub nelle rovine, curiosa caratteristica di Budapest. Ve ne sono diversi: si tratta di interi palazzi abbandonati che vengono trasformati in giganteschi locali, ognuno con varie barre e un dedalo di stanze su più piani. Il tutto in stile “occupazione”, ma con intenti del tutto lucrativi. Frequentati ovviamente da giovani progressisti; bella atmosfera e ci si può conoscere, in inglese, della gente. Carini anche i dintorni064 di Piazza (Ter) Liszt Ferenc. Da evitare i dintorni della Basilica di Santo Stefano.
– E’ necessario passeggiare un po’ sul Danubio ed attraversare a piedi qualche ponte. E’ pur sempre un fiume magico che arriva fino al Mar Nero.
– Scenografico il museo di arte contemporanea, anche se non contiene troppo grandi cose.

Il famoso palazzo del Parlamento è molto visitato ma non credo che ne valga la pena. Ma di notte, dall’altra riva del Danubio, la sua fortssima illuminazione è certamente accattivante e regala qualche bella foto. Peccato che come simbolo della democrazia, nella attuale semidittatoriale Ungheria, abbia perso molto.

In una visita dormii, con grande ed infantile soddisfazione, in una vecchia chiatta da crociere, ormai destinata ad hotel perennemente ancorato poco fuori del centro. Ero felice di dormire nel Danubio e non solo sul Danubio.

Per i più porcelloni dirò che Budapest è la Hollywood del cinema porno. La bellezza e la spigliatezza delle sue donne, l’eccellente livello tecnico del cinema ungherese, i costi bassi delle realizzazione, fanno sì che gli studios specializzati in queste produzioni siano numerosi. Non se se vi sia un turismo legato a ciò.

Budapest si gira molto bene in bicicletta. In una mia visita ci andai in macchina caricandovi le biciclette. Parcheggiammo all’arrivo e girammo tutto il tempo esclusivamente in bici. Ci sono molte piste pedonali e gli automobilisti sono rispettosi. Lungo il Danubio ci sono anche lunghi tratti solo per bici. Un grande piacere ed una grande comodità. La città è anche facile da comprendere nelle arterie principali.