Passo Coe, Folgaria, Trentino. Disastrato.

Giugno 11, 2014 4 Di ilviaggiatorecritico

Era un luogo incantevole, il Passo Coe, a 1600 metri, a pochi km da Folgaria, Trentino. Un rifugio, una malga, le mucchine a pascolare serene, prati e boschi, come nelle migliori cartoline, eccellenti funghi alla loro stagione. Un vero incanto. Un po’ di storia con un monumento a dei partigiani uccisi dai tedeschi; nelle vicinanze una strada militare austriaca che sovrastava la valle di Terragnolo dalla quale potevano risalire gli italiani e che faceva parte del sistema difensivo del Forte della Martinella e della trincea della Forra del Lupo. C’e’ anche un bel girdino botanico con le piante tipiche della zona.

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Spianato il terreno per la pista di fondo e lasciato il terreno nudo. Giugno 2014

Poi è arrivata l’associazione a delinquere ambientale dell’industria dello sci. Hanno fatto una pista di fondo; baracche degradate e degradanti per i noleggi del materiale e per cmprare i biglietti. Hanno aperto ristoranti in stile cittadino che stonano completamente con l’ambiente in cui si trovan. Ha asfaltato grandi superfici per fare parcheggi e li hanno costellati di strisce, chioschi per pagare la sosta, sbarre automatiche, totam per fare aprire le sbarre; roba da periferie urbane, da centri commerciali. I prati sono diventati piste con le bandiere, le recinzioni, i percorsi obbligati segnati dalla rete arancione dei cantieri. Le piste sono fatte al risparmio, non ci seminano nemmeno l’erba sopra e resta a lungo la ferita aperta; d’estate i tracciati squarciano il paesaggio.

Non contenti hanno costruito un lago artificiale: è una faccenda aberrante. Quell’altipiano è fatto di calcare, è quasi carsico. Geologicamente la formazione di laghi od anche di torrenti è impossibile. Ma le piste hanno sempre più bisogno di acqua per produrre la neve artificiale e si è quindi fatto un bacine artificiale. Ed hanno avuto la faccia tosta di venderlo come elemento per l’intrattenimento estivo dei turisti. Quindi non solo distruggono l’ambiente, ma prendone anche per il culo. Il Comune, la provincia, le associazioni degli Albergatori e dei maestri di sci: tutti ugualmente colpevoli.

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Il lago alle Coe, tristissimo, incongruo.

Uno scempio totale. Pratiche assolutamente insostenibile. Gli auguro il più doloroso dei fallimenti. Non andateci, vi prego.

Se falliscono, forse, la natura ce la farà.