Passo Coe, Folgaria, Trentino. Disastrato.
Era un luogo incantevole, il Passo Coe, a 1600 metri, a pochi km da Folgaria, Trentino. Un rifugio, una malga, le mucchine a pascolare serene, prati e boschi, come nelle migliori cartoline, eccellenti funghi alla loro stagione. Un vero incanto. Un po’ di storia con un monumento a dei partigiani uccisi dai tedeschi; nelle vicinanze una strada militare austriaca che sovrastava la valle di Terragnolo dalla quale potevano risalire gli italiani e che faceva parte del sistema difensivo del Forte della Martinella e della trincea della Forra del Lupo. C’e’ anche un bel girdino botanico con le piante tipiche della zona.
Poi è arrivata l’associazione a delinquere ambientale dell’industria dello sci. Hanno fatto una pista di fondo; baracche degradate e degradanti per i noleggi del materiale e per cmprare i biglietti. Hanno aperto ristoranti in stile cittadino che stonano completamente con l’ambiente in cui si trovan. Ha asfaltato grandi superfici per fare parcheggi e li hanno costellati di strisce, chioschi per pagare la sosta, sbarre automatiche, totam per fare aprire le sbarre; roba da periferie urbane, da centri commerciali. I prati sono diventati piste con le bandiere, le recinzioni, i percorsi obbligati segnati dalla rete arancione dei cantieri. Le piste sono fatte al risparmio, non ci seminano nemmeno l’erba sopra e resta a lungo la ferita aperta; d’estate i tracciati squarciano il paesaggio.
Non contenti hanno costruito un lago artificiale: è una faccenda aberrante. Quell’altipiano è fatto di calcare, è quasi carsico. Geologicamente la formazione di laghi od anche di torrenti è impossibile. Ma le piste hanno sempre più bisogno di acqua per produrre la neve artificiale e si è quindi fatto un bacine artificiale. Ed hanno avuto la faccia tosta di venderlo come elemento per l’intrattenimento estivo dei turisti. Quindi non solo distruggono l’ambiente, ma prendone anche per il culo. Il Comune, la provincia, le associazioni degli Albergatori e dei maestri di sci: tutti ugualmente colpevoli.
Uno scempio totale. Pratiche assolutamente insostenibile. Gli auguro il più doloroso dei fallimenti. Non andateci, vi prego.
Se falliscono, forse, la natura ce la farà.
Ho trovato il suo blog cercando informazioni su Passo Coe e la base tuono. Mi ha incuriosito la sua critica sul “laghetto artificiale e lo scempio totale del paesaggio” se posso permettermi lascio la mia. Il paesaggio, da escursionista alpinista l’ho trovato molto bello, tanto che sto programmando di passarci qualche giorno di ferie a settembre alla scoperta dei sentieri di guerra. non è mai stato in val Rendena? Dovrebbe andare in val Rendena Pinzolo Madonna di Campiglio a vedere come l’industria dello sci del turismo ha sfacciatamente piegato e trasformato il territorio, se è rimasto impressionato di Passo Coe, rimarrà scioccato a Pinzolo e Campiglio.
buoni viaggi. by Salvatore
Si sa, al peggio non c’e’ mai limite! Dal Passo Coe puo’ fare delle belle passeggiate, una lungo una strada militare austriaca fino al Monte Maggio. E’ molto bello. Io mi riferisco allo scempio del Passo in se stesso, il laghetto artificiale, i parcheggi, la pista di fondo. Un Luna Park.
ci sono stato questa domenica e ho trovato un luogo molto bello curato, pulito e tranquillo con la base tuono italo americana dismessa attrazione turistica e frequentatissima
By salvatore
La base Tuono è in effetti molto interessante. Ma non le sarà sfuggito come tutto il paesaggio del Passo sia stato sfacciatamente piegato all’industria dello sci.