Spampanatissimi.

Dicembre 10, 2010 1 Di ilviaggiatorecritico

Brusco voltafaccia termico, siamo stati ben sopra lo zero e le strade si son trasformate in poltiglia di neve, acqua, ghiaccio. Poi ha nevicato di nuovo ed ora siamo sottozero. I marciapiedi son ghiacciati, tutti vanno spediti, io sembra che cammini sulle uova, inteccherito e lentissimo.

Ierisera, serata culturale alla famosa Opera di Leopoli. Una specie di operetta con molto recitativo ed un bel balletto. Tema cosacco. Ci ho capito ben poco, ma lo spettacolo è stato molto gradevole e, soprattutto, breve. Poi cena in ristorante polacco con numerosi ebrei russi al tavolo vicino (uno con faccia e modi assai preoccupanti), con uno strano giro di ragazzette, non si è capito bene se prezzolate o ignobilmente circuite. Abbondante vodka anche per noi, ma con il freddo che fa non l’ho nemmeno sentita.

Abbiamo sbagliato a scegliere l’hotel e siam finiti nell’ultimo vestigio dell’Unione Sovietica. Tetro il palazzo ed i corridoi, hall sterminata, oscura e con vasca di pesci rossi assenti, ascensore dal rumore di ferraglia pesante, mobili essenzialissimi, acqua semigelida, per temprare l’Homo sovieticus. Personale lugubre e sovranamente disinteressato ai nostri bisogni. Controllo poliziesco dei documenti.

Facciamo molti chilometri. Le autostrade sono buone, ma molto lente, perchè attraversano a raso (come dice l’ANAS nel suo italiano da Istituto Luce) paesi e paesini ed allora scatta il limite di 60, che va rispettato per evitare multe da 250 euro o corruzione di pubblico ufficiale da 150. Il paesaggio è oltremodo monotono,  pianura appena vallonata, suddivisa in campi di un centinaio di ettari ciascuno (1 km x 1 km, ad essere prolissi) divisi da filari folti di alberoni. Tutto bianco, tutto deserto, tutto freddino. Belli e frequentissimi, sugli alberi spogli, dei cesti rotondi di quello che credo essere una specie di vischio.

Ogni milione di campi una città spampanata di chiaro sapore sovietico.

Post questo, spampanato pure lui, ma non mi vien niente di meglio, il che la dice lunga. Prossimamente le foto….